Aperto a Lourdes il Congresso Mondiale dei Medici Cattolici
Ha preso avvio ieri a Lourdes il XXIII Congresso Mondiale FIAMC che raccoglie al suo
interno le Associazioni dei Medici Cattolici presenti nei diversi Paesi del globo.
La quattro giorni di lavori, che si concluderà domenica prossima con la Celebrazione
della Messa Internazionale presso la Basilica San Pio X, è stata aperta dai saluti
di Jose Maria Simon-Castelvi presidente FIAMC e da mons. Jacques Perrier, vescovo
di Tarbes e Lourdes, e da mons. Michel Guyard, vescovo di Havre e incaricato per la
Pastorale della Salute in Francia. Nel suo intervento mons. Zygmunt Zimowki, presidente
del Consiglio Pontificio per la Pastorale della Salute, ha ricordato in apertura che
“la cura pastorale degli infermi consiste nell’assistenza spirituale e religiosa ed
essa è un diritto fondamentale del malato e un dovere della Chiesa”. Inoltre mons.
Zimowski ha richiamato i medici cattolici a una necessaria interazione tra dimensione
fisica, psichica e spirituale della persona quale dovere di testimonianza della propria
fede. La preparazione professionale - ha detto - è sì importante, ma non può bastare.
Accanto ad essa occorre necessariamente contemperare un necessario bisogno di umanità,
di attenzione del cuore. Gli esempi cui ispirarsi nella professione di medici cattolici
non mancano. Per questo mons. Zimowski ha voluto ricordare e indicare ai presenti
quali fulgidi esempi San Giuseppe Moscati e San Riccardo Pampuri, la Beata Gianna
Beretta Molla e il prof. Jèrôme Lejeune, “un degno figlio della Chiesa francese”,
ha detto. Concludendo il suo intervento, mons. Zimowski ha sottolineato che sono “i
medici cattolici coloro i quali possono rappresentare il vero volto della cura e
della speranza”. Proprio in questo anno 2010 il Pontificio Consiglio per gli Operatori
Sanitari celebra il 25.mo della sua istituzione. Il Congresso Mondiale dei Medici
Cattolici si intreccia necessariamente con la vita del Santuario mariano, come é avvenuto
in serata con la folta partecipazione alla processione "aux flambeaux", la suggestiva
processione con le candele. La giornata di oggi si è aperta con la celebrazione della
Messa alla Grotta delle Apparizioni presieduta sempre da mons. Zimowski. Nel corso
dell’omelia egli ha ricordato come i partecipanti al Congresso dei medici cattolici
siano venuti ad attingere alla fonte abbondante della fede che si sprigiona dal Santuario
mariano: in questi luoghi, ove terra e cielo si sono incontrati. Il presidente del
Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari ha richiamato tra l’altro all’autentico
significato delle apparizioni, secondo il celebre studioso della vita di Bernadette
e del Santuario padre René Laurentin: povertà, preghiera, penitenza e quindi conversione.
La fede - e qui in questi luoghi è chiaro più che mai - è cammino, pellegrinaggio.
In questi tempi sorge sempre più forte una rinnovata richiesta di preghiera, di spiritualità,
il cui invito riguarda anche in particolar modo i medici cattolici. La sorgente dell’acqua
di Lourdes è per mons Zimowski strumento per riempire le nostre cisterne screpolate.
Al termine della sua omelia il presule ha invitato fortemente i medici cattolici presenti
a testimoniare con forza il Vangelo a tutti coloro che hanno sete di verità e amore.
Il tutto facendo il bene del prossimo e testimoniando che Dio è amore con l’aiuto
di Maria. La prima sessione dei lavori, dedicata al tema Dio Creatore, ha visto -
tra gli altri relatori - il dottor Patrick Theillier, già responsabile del Bureau
Medical di Lourdes; di mons. Pascal Ide, membro della Congregazione per l’Educazione
Cattolica; mons. Tony Anatrella consultore del Consiglio Pontificio per la Famiglia
e del Consiglio Pontificio della Pastorale della Salute; e, di padre François Euve,
decano della Facoltà di Teologia del Centro Sèvres di Parigi. (A cura di Edoardo
Caprino)