Times Square: confessa il giovane pakistano arrestato. Obama: "non ci faremo terrorizzare"
Ripiombano nel terrore gli Stati Uniti dopo il fallito attentato di sabato a Times
Square, cuore di New York. Mentre arrivano le prime confessioni del pakistano arrestato
ieri, nel Paese si moltiplicano gli allarmi: l’ultimo ieri all’aeroporto di Houston,
dove una valigia caduta sulla pista da un piccolo aereo in fase di scarico, ha provocato
la paralisi dello scalo per alcune ore. E intanto interviene anche il presidente Obama,
affermando “non ci faremo terrorizzare”. Da New York, ci riferisce Elena Molinari