2010-05-05 15:38:13

Nepal: la Chiesa esorta i fedeli a recitare il Rosario per invocare la pace nel Paese


“Preghiamo la Vergine Maria perché interceda per la pace, perché non sia versato sangue, perché illumini i nostri leader nel trovare un compromesso politico alla crisi”. E’ quanto ha detto all’Agenzia Fides padre Pius Perumana, pro-vicario apostolico del Nepal. Nel Paese asiatico, paralizzato da tre giorni da uno sciopero generale, la Chiesa esorta tutti i fedeli a “vivere questi giorni con serenità, con l’ottimismo della fede e della speranza, recitando il Rosario ogni giorno, nel mese di maggio, dedicato alla Madonna”. “Il Rosario – aggiunge padre Pius Perumana – rappresenta un’ottima opportunità per rafforzare il legame più profondo con i propri familiari e con i propri vicini, e anche per avviare nuovi gruppi di riflessione e di preghiera con la Bibbia”. La situazione in Nepal– precisa il pro-vicario apostolico – “potrebbe degenerare da un momento all’altro. La protesta dei maoisti ha bloccato anche le attività e la missione della Chiesa e le scuole sono chiuse”. Kathmandu è rimasta bloccata, per il terzo giorno consecutivo, a causa di uno sciopero generale indetto dall'opposizione maoista. I trasporti pubblici e le attività commerciali della capitale nepalese sono fermi. Scuole, uffici e industrie sono rimasti chiusi. Il partito maoista, che ha la maggioranza nell'assemblea costituente, chiede le dimissioni del governo per varare la nuova Costituzione e accelerare il processo di pace avviato nel 2006 dopo la rivoluzione popolare che portò al rovesciamento della monarchia. (A.L.)







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