Italia: Giornata nazionale contro la pedofilia. In quasi il 30% dei casi il "carnefice"
è il padre
Il giro d’affari legato allo scambio di materiale pedopornografico in rete è di 4-5
miliardi di dollari l’anno. In Italia, nel 29,4% degli abusi su minore il responsabile
è il padre e solo nel 10,6% un estraneo. Sono alcuni dei dati presentati stamani a
Milano da Telefono Azzurro, in occasione dell’odierna Giornata nazionale contro la
pedofilia. Dal dossier, che prende in esame il periodo da gennaio 2008 a marzo 2010,
emerge il profilo dei responsabili di abusi. “I carnefici - spiega Ernesto Caffo,
presidente di Telefono Azzurro - sono molte volte persone perfettamente integrate
e appartenenti ad ogni contesto sociale, quindi difficili da riconoscere”. Nel 12,9%
dei casi, il responsabile di abusi è un amico o un conoscente. I religiosi - rileva
il rapporto - sono l’1,2% del totale. Il dossier traccia anche l’identikit delle vittime:
sei bambini su dieci tra quelli che hanno subito abusi sessuali non hanno ancora compiuto
12 anni. Sono soprattutto le bambine e le adolescenti le principali vittime (66%).
E’ stato anche analizzato il dato geografico. La regione dove si è registrato il maggior
numero di casi è la Lombardia. Seguono Lazio e Veneto. L’odierna Giornata – si legge
infine nel dossier di Telefono Azzurro – è un’occasione per riflettere, discutere
e proporre strategie di intervento nel contrasto ad un fenomeno che desta sdegno,
ma che “troppe volte viene sottovalutato”. Per sensibilizzare il mondo degli adulti
che ruotano intorno ai minori, è stato stilato un manifesto contro la pedofilia, consultabile
sul sito www.azzurro.it (A.L.)