2010-05-05 15:38:27

Il Patriarca Bartolomeo I: si utilizzi ogni risorsa per contenere la marea nera nel Golfo del Messico


La fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico è un segno di quanto l’uomo si sia spostato dal disegno di Dio della Creazione. E’ quanto scrive il Patriarca ortodosso ecumenico Bartolomeo I aggiungendo che ancora una volta gli occhi del mondo sono rivolti verso la Costa del Golfo. La marea nera sta seguendo un percorso simile a quello dell’uragano Katrina del 2005. Nell’immediato – spiega il Patriarca – la reazione è di pregare con fervore affinché si trovi “una risposta efficiente all’attuale crisi”. In questa drammatica fase – sottolinea Bartolomeo I – possiamo piangere per il “sacrificio di vite umane” e sostenere le comunità della regione, la cui “sussistenza dipende direttamente dalla pesca nel Golfo”. Ma oltre a pregare, i cristiani hanno un’altra responsabilità: quella di ribadire che maltrattare l’ambiente “significa peccare contro Dio”. Singole persone, istituzioni e imprese sono responsabili per aver ignorato le conseguenze dello sfruttamento ambientale. Mentre nel caso dell’uragano Katrina si è trattato di una “calamità naturale” questa volta il disastro è stato causato dall’uomo. Il Patriarca ortodosso ecumenico aggiunge che si deve ricorrere ad ogni risorsa per contenere il disastro. Bartolomeo I condivide infine l’approccio della Casa Bianca e di alcuni leader del Congresso, secondo cui prima di iniziare nuove perforazioni in mare aperto, si deve arrivare ad una maggiore comprensione dell’impatto ambientale di tali attività. (A cura di Amedeo Lomonaco)RealAudioMP3







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