2010-05-05 14:18:54

Il Congresso mondiale dei Medici cattolici a Lourdes, promosso dal dicastero vaticano per la pastorale della Salute


“La nostra fede di medici”: è questo il tema del 23.mo Congresso mondiale della Federazione internazionale associazioni dei medici cattolici, al via domani a Lourdes. L’evento, che si chiuderà domenica prossima, si tiene sotto l’alto patrocinio del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute. Sull’importanza del luogo del Congresso e le aspettative per questo incontro, Alessandro Gisotti ha intervistato il dott. Franco Balzaretti, rappresentante mondiale dei medici cattolici alle Nazioni Unite:RealAudioMP3

R. – Lourdes ci insegna veramente a rivivere in modo concreto nella nostra professione, nella nostra vita di tutti i giorni, la parabola del Buon Samaritano e ad offrire il nostro servizio con spirito di condivisione alla persona malata. Lourdes ci insegna e ci ricorda proprio questo spirito di condivisione e di cura della persona nella sua globalità.

 
D. – Questo congresso ha anche una dimensione forte di pellegrinaggio?

 
R. – Sì, diciamo che il medico e, soprattutto, il medico cattolico ha bisogno degli aggiornamenti tecnico-scientifici ma ha bisogno anche di un sostegno spirituale. Quindi, a Lourdes non ci sarà solo una semplice partecipazione al congresso - che pur rappresenta dei temi e dei relatori di altissimo livello - ma a Lourdes si andrà anche in pellegrinaggio. Quindi, si andrà anche con quello spirito proprio della preghiera. Pregheremo innanzitutto per i medici, per gli ammalati, per le loro famiglie, ma pregheremo anche per i sacerdoti, per la Chiesa e per il Santo Padre.

 
D. – Il tema del congresso è “La nostra fede di medici”. Una sua riflessione su questo binomio, fede e medicina...

 
R. – Questo tema molto forte - la nostra fede di medici - viene sviluppato in quattro sessioni che ripercorrono il nostro credo. La prima sessione sarà “Dio creatore” in cui si parlerà anche e soprattutto del Creato, dell’ambiente. Nella seconda sessione, “Gesù Cristo sofferente e guaritore”, si parlerà appunto del medico nella sua professione al servizio dei sofferenti ma anche a servizio dei più deboli. Sarà sicuramente una sessione molto nutrita. Poi, c’è “Lo spirito della vita” e “La Chiesa Corpo di Cristo” in cui si parlerà anche dell’organizzazione cattolica in tema di assistenza anche operativa. In più, è stata aggiunta una sessione "pro-life" per affrontare le recenti problematiche che stanno emergendo negli ultimi tempi in tema di aborto e di procreazione assistita.

 
D. – Quali sono le vostre aspettative per questo congresso?

 
R. - L’aspettativa è proprio quella di recuperare delle energie da donare ai nostri ammalati. A Lourdes non si trovano degli elisir o delle cure miracolose ma a Lourdes il medico ritrova se stesso, ritrova delle energie. Credo che questo servirà anche al medico per dargli quella forza e quelle energie necessarie per affrontare nel modo migliore la propria professione soprattutto in questi tempi di difficoltà.







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