Sudan: la Chiesa invita i politici alla riconciliazione dopo l’aspra campagna elettorale
Mons. Akio Johnson Mutek, vescovo di Torit, nel sud Sudan, ha invitato i vincitori
delle recenti elezioni a operare per la riconciliazione al fine di favorire la guarigione
delle ferite politiche provocate durante la campagna elettorale. Le elezioni presidenziali,
legislative e locali sudanesi si sono tenute dall’11 al 15 aprile. Domenica scorsa
a Torit, in un colloquio con i giornalisti, il vescovo ha affermato che la gara politica
è una competizione tra i vincitori, perché, a suo parere, “non vi sono perdenti in
politica, almeno non come di solito le persone intendono la sconfitta”. Mons. Mutek
ha invitato “coloro che non sono riusciti a vincere ad ammettere la sconfitta, a non
allontanarsi dal sentiero della pace e ad accettare di lavorare in armonia con i vincitori,
mentre aspettano di presentare i propri programmi agli elettori nelle prossime elezioni”.
Il vescovo di Torit ha invitato i candidati che si sono combattuti aspramente durante
la campagna elettorale a perdonarsi a vicenda, al fine di realizzare la pace nel Paese.
Mons. Mutek ha aggiunto che il Santo Padre nel corso della visita ad limina effettuata
dai vescovi sudanesi nel marzo scorso, ha espresso la Sua preoccupazione per la pace
in Sudan ed ha auspicato che cristiani e musulmani possano vivere in armonia nel Paese.
Il vescovo di Torit ha infine notato che la vicinanza delle elezioni sudanesi alle
celebrazioni di Pasqua è stata un evento storico, poiché il Paese necessita di una
guarigione e di una “risurrezione” dal suo passato sanguinoso. (R.P.)