2010-05-04 14:59:21

I progetti di solidarietà della Chiesa italiana sostenuti con l'otto per mille. Intervista con Matteo Calabresi


E’ partita la campagna per promuovere la firma dell’8 per mille alla Chiesa cattolica nella dichiarazione dei redditi, promossa dalla Conferenza episcopale italiana. Una firma che non costa nulla di più delle tasse già versate e che permette fra l’altro anche il sostegno ad importanti di carità. Quali sono i progetti realizzati con l’8 per mille? Debora Donnini lo ha chiesto a Matteo Calabresi, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica.RealAudioMP3

R. – Si realizzano progetti in continuazione, ovviamente. Gli spot di questi giorni in tv ne sono la testimonianza. Tanto per citarne un paio: ad Olbia, la Comunità Arcobaleno accoglie tossicodipendenti e li reinserisce nel mondo del lavoro. Nella Piana di Gioia Tauro, grazie al progetto pastorale Policoro, è stata aperta una cooperativa agricola composta da giovani che hanno detto no alla mafia e lavorano, fra l’altro, un terreno sequestrato alla mafia stessa. Queste ovviamente sono solo un paio di storie che vedrete rappresentate negli spot della campagna di rendiconto. Le aree di intervento sono le esigenze di culto e di pastorale, il sostentamento dei sacerdoti e le opere di carità in Italia e all’estero.

 
D. – Quanti sono gli italiani che destinano l’8 per mille alla Chiesa? Sono aumentati, diminuiti?

 
R. – Secondo gli ultimi dati disponibili, che fra l’altro si riferiscono al 2006, gli italiani che firmano a favore della Chiesa sono quasi 15 milioni sui 17 circa, che sono poi quelli che firmano effettivamente. Quindi, sempre l’86 per cento. Il numero, da quello che ci risulta, secondo i dati ufficiali, è in continua crescita.

 
D. – Come sensibilizzare le persone a destinare l’8 per mille alla Chiesa cattolica?

 
R. – Noi facciamo una campagna che chiamiamo di rendiconto, perché vuole focalizzare l’attenzione sulla trasparenza. Sul sito 8 per mille, www.8xmille.it, ci sono moltissimi esempi dei modi in cui i soldi, provenienti dall’8 per mille, vengono spesi. Direi allora che la sensibilizzazione arriva da quello, dalla trasparenza.







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