Terza riunione preparatoria del Sinodo per il Medio Oriente
Il 23 e 24 aprile scorsi si è svolta a Roma la terza riunione preparatoria del Sinodo
per il Medio Oriente, in programma in Vaticano dal 10 al 24 ottobre di quest’anno
sul tema: «La Chiesa Cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza. ‘La moltitudine
di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola’ (At 4,
32)». Presenti i membri del Consiglio presinodale: il cardinale Nasrallah Pierre Sfeir,
patriarca d’Antiochia dei Maroniti; i cardinali Ivan Dias, prefetto della Congregazione
per l’Evangelizzazione dei Popoli; Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio
per la Promozione dell’unità dei Cristiani; Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio
Consiglio per il Dialogo Interreligioso; Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione
per le Chiese Orientali; e poi il patriarca di Alessandria dei Copti Antonios Naguib;
il patriarca di Antiochia dei Siri Ignace Youssif III Younan; il patriarca di Antiochia
dei Greco-Melkiti Gregorios III Laham; il patriarca di Cilicia degli Armeni Nerses
Bedros XIX Tarmouni; il patriarca di Gerusalemme dei Latini Fouad Twal; l’arcivescovo
di Teheran dei Caldei e presidente della Conferenza Episcopale Iraniana Ramzi Garmou;
il vicario apostolico dell’Anatolia e presidente della Conferenza Episcopale di Turchia
Luigi Padovese. Non ha potuto prendere parte ai lavori Sua Beatitudine il cardinale
Emmanuel III Delly, patriarca di Babilonia dei Caldei. L’ordine del giorno prevedeva,
dopo il saluto e l’introduzione del segretario generale, mons. Nikola Eterović, le
comunicazioni dei singoli membri circa la situazione ecclesiale nel contesto socio-politico
delle regioni mediorientali e soprattutto l’elaborazione della bozza dell’Instrumentum
laboris, documento di lavoro dell’Assemblea speciale. L’obiettivo del Sinodo per il
Medio Oriente – afferma un comunicato della segreteria generale - è duplice: confermare
e rafforzare i cristiani nella loro identità mediante la Parola di Dio e i Sacramenti,
e ravvivare la comunione ecclesiale tra le Chiese particolari, affinché possano offrire
un’autentica testimonianza cristiana, a contatto con altre Chiese e comunità ecclesiali.
Da qui l’urgenza di un impegno ecumenico convinto, “perché tutti siano una sola cosa,
perché il mondo creda” (cf. Gv 17, 21). Il futuro Sinodo – prosegue il comunicato
- sarà un’occasione preziosa per esaminare a fondo anche la situazione religiosa e
sociale, per dare ai cristiani una visione chiara del senso del loro essere attivi
testimoni di Cristo, nel contesto di società a maggioranza musulmana. Si tratterà,
dunque, di procedere ad una riflessione sulla situazione presente, non facile a motivo
dei conflitti e dell’instabilità, che causano l’esodo della popolazione, compresi
non pochi cristiani. Le risposte ai Lineamenta precedentemente inviati hanno fornito
la base di un confronto, nel corso del quale i membri del Consiglio presinodale hanno
proposto di integrare i vari apporti pervenuti dalle Chiese Orientali cattoliche sui
iuris, dalle Conferenze episcopali, dai Dicasteri della Curia Romana, da varie istituzioni
religiose, attorno agli argomenti che sono emersi con maggiore intensità di significato
e di riferimento alla vita ecclesiale in Medio Oriente. Dopo il confronto avvenuto
in sessione plenaria, i lavori sono proseguiti in tre diversi gruppi, divisi per materia,
e dall’analisi delle risposte alle domande specifiche dei Lineamenta è scaturito uno
schema organico, che, una volta redatto nella sua forma definitiva, servirà ai Padri
Sinodali come documento di studio e ordine del giorno del dibattito nell’Aula del
Sinodo. I Membri del Consiglio presinodale hanno accolto con gioia e riconoscenza
l’invito a partecipare all’Eucaristia presieduta da Benedetto XVI a Nicosia, nel corso
del prossimo viaggio apostolico a Cipro dal 4 al 6 giugno 2010: durante la celebrazione
il Papa distribuirà l’Instrumentum laboris ai Pastori delle Chiese in Medio Oriente.
Al termine dei due giorni di lavoro i membri del Consiglio, con la preghiera pasquale
del Regina Cæli, hanno invocato dalla Beata Vergine Maria protezione e assistenza
per l’Assemblea sinodale e per tutta la Chiesa in Medio Oriente. Essa, nonostante
le difficoltà del momento presente, affidandosi alla divina Provvidenza, resta fiduciosa
in un futuro di pace, di giustizia e di rispettosa collaborazione con gli appartenenti
all’ebraismo e all’islam, per il bene di tutti gli abitanti della regione.