Mons. Crociata al Meic: i cattolici coniughino l'identità nella pluralità
"Il mestiere del cattolico è coniugare la propria identità nella pluralità". Lo ha
detto mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, al Congresso nazionale
del Meic, l'associazione che ha raccolto l'eredità dei Laureati Cattolici. Agli oltre
duecento intellettuali riuniti a Padova – riferisce l’Agi – mons. Crociata ha portato
"la stima e l'amicizia di tutti i vescovi a voi che animate con lo spirito della fede
il mondo della cultura". "In questi giorni – ha affermato il segretario Cei - avete
riflettuto sulla rilevanza pubblica del cristianesimo. In che modo lo stile di vita
cristiano puoò animare un tessuto culturale plurale? L'estraneità e l'indifferenza
non hanno giustificazioni. Dio ci guardi - ha concluso- dalle fughe in avanti ideologiche
e sulle pigrizie che ci fanno adagiare sulle nostre mediocrità". Anche il presidente
nazionale del Meic, prof. Carlo Cirotto, ha richiamato nelle sue conclusioni l'importanza
di una presenza cristiana nella dimensione pubblica improntata all'incontro con l'altro
e al dialogo. "Esiste una via attraverso la quale la Chiesa può contribuire al miglioramento
dell'umanità: la relazione interpersonale. E' questa la strada insostituibile della
testimonianza". I lavori del congresso "hanno individuato una pluralità di vie, tutte
però confluenti in un'unica rotatoria: la crescita dell'uomo nella libera adesione
alla verità. Il mondo del lavoro, dell'economia, della finanza, del volontariato,
della politica, della pubblica amministrazione hanno anche individuato nella Dottrina
Sociale della Chiesa un valido supporto in questo cammino". Secondo Cirotto, "anche
l'attuale, triste situazione economica può essere trasformata dal nostro impegno in
occasione preziosa di ripensamento e di fondazione nuova di strutture più giuste nelle
quali possa affondare le radici l'atteggiamento di dono, gratuita apertura all'altro,
che rende possibile il superamento delle crisi e il fiorire di un nuovo mondo più
giusto".