Marea nera: dopo Luisiana e Florida, è stato di emergenza anche in Alabama e Mississipi
Si aggrava sempre di più la catastrofe ambientale negli Stati Uniti: un'altra piattaforma
petrolifera si è rovesciata in un canale in Louisiana. Non ci sono feriti e l’unità
non sta perdendo carburante ma sono scattate misure precauzionali. Intanto si allunga
l’elenco degli Stati che dichiarano l’emergenza di fronte al dilagare della marea
nera provocata dalla piattaforma Deepwater Horizon affondata il 22 aprile scorso dopo
una esplosione e un incendio, a 70 km dalle coste della Louisiana, nel Golfo del Messico.
Il presidente degli Stati Uniti visiterà le zone colpite entro nelle prossime 48 ore.
Il servizio di Fausta Speranza.
I
primi uccelli con le ali coperte dal petrolio sono approdati a riva in Louisiana.
Il Mississipi è quasi lambito dalla marea nera. E dopo Louisiana e Florida, anche
Alabama e Mississippi dichiarano lo stato di emergenza. La marea di petrolio è ormai
davanti alle coste. Ma a mobilitarsi non sono solo i soccorsi ambientali: i maggiori
studi legali americani si scatenano, avviando cause di risarcimento danni contro tutte
le aziende coinvolte nello scoppio della piattaforma petrolifera. Un avvocato che
difende alcuni pescatori di gamberi della zona ha chiesto 5 milioni di dollari alla
Bp. Altra causa analoga, sempre a tutela di alcuni pescatori, è stata avviata da Bob
Kennedy Jr, famoso avvocato esperto di diritto ambientale. Ma non sono le uniche.
Mentre si cerca di cominciare a stimare i danni economici, la guardia costiera americana
avverte: la perdita di petrolio nel Golfo del Messico potrebbe arrivare fino a milioni
di litri di greggio ogni ora. Sembra infatti ci siano due nuove falle. Il settore
della pesca della sola Louisiana potrebbe subire perdite per almeno 2,5 miliardi di
dollari. In Florida il calo del turismo nelle prossime settimane potrebbe tagliare
3 miliardi di dollari. Accusato di aver reagito con lentezza al disastro che investe
la stessa regione devastata cinque anni fa dall'uragano Katrina, Obama sottolinea
che “il governo sta facendo tutto il necessario” e chiede al ministro dell'Interno
un rapporto entro 30 giorni “sulle tecnologie e le precauzioni da prendere per evitare
altri incidenti come questì. Al momento, sono congelati i piani di nuove esplorazioni
offshore.
Kathmandu paralizzata dalla manifestazione dei maoisti La
capitale nepalese Kathmandu è paralizzata a causa di una manifestazione indetta dall'opposizione
maoista. I maoisti accusano il partito al governo di ritardare il processo di pace
e chiedono di formare un governo di unità nazionale. Da stamattina è in corso una
riunione della coalizione di governo per cercare una soluzione alla crisi politica
e scongiurare lo sciopero generale a oltranza proclamato dai maoisti a partire da
domani.
Terrorismo nel Caucaso Una bomba è esplosa oggi nella tribuna
d'onore dell'ippodromo di Nalchik, capitale della repubblica russa della Kabardino
Balkaria, nel Caucaso settentrionale. Lo riferiscono le agenzie russe precisando che
una persona è morta e dieci sono rimaste ferite. Secondo l'Itar Tass, i dirigenti
della repubblica non stavano assistendo alle gare. La Kabardino-Balkaria si trova
vicino alla Cecenia, all'Inguscezia e al Daghestan, ma la situazione è molto più tranquilla
rispetto alle altre tre repubbliche. “L'esplosione potrebbe essere una vendetta da
parte degli estremisti per la repressione contro gruppi di banditi e potrebbe mirare
a destabilizzare la repubblica durante le vacanze di maggio”, ha detto il presidente
Arsen Kanokov.
Esplosioni a Mogadiscio: perdono la vita 30 persone Due
esplosioni hanno ucciso oggi almeno trenta persone in una moschea di Mogadiscio. Si
tratta della moschea Abdalla Shideye, vicina al Bakara Market, l'affollata zona della
capitale somala dove si contendono il potere due gruppi di insorti, Hizbul Islam e
al Shabaab, legato ad al Qaeda. Non è chiaro chi ci sia dietro all'esplosione anche
se i residenti sospettano che si tratti del risultato di una lotta interna ai due
gruppi, che combattono contro il governo sostenuto dagli occidentali. Secondo alcuni
testimoni, obiettivo dell'attacco di oggi potrebbe essere stato un alto esponente
degli Shebaab, Fuad Mohamed Khalaf. La moschea è spesso usata infatti da esponenti
di al Shebaab per tenere discorsi.
Attentatore suicida in Pakistan uccide
due persone e ne ferisce 6 In Pakistan un attentatore suicida si è fatto saltare
in aria nella principale città della Valle dello Swat, Mingora, uccidendo due persone
e ferendone almeno nove. Le forze di sicurezza avevano avviato un rastrellamento in
città dopo aver avuto notizia di un imminente attacco kamikaze. Uno degli attentatori
suicidi è stato abbattuto prima che potesse farsi saltare in aria. L'altro, inseguito
dai poliziotti, si è rifugiato in una casa nei pressi del mercato di Sohrab Khan.
Quando si è visto accerchiato, si è fatto saltare in aria.
Usa: grande protesta
contro la legge repressiva sull'immigrazione in Arizona Quasi 600 immigrati
clandestini ricercati negli Usa per vari reati sono stati arrestati ieri in vari Stati
del sud in una retata senza precedenti. Secondo la polizia di frontiera statunitense,
gli arrestati sono 544 uomini e 55 donne, quasi tutti originari di Paesi dell'America
latina e principalmente del Messico. Molti di loro hanno subito condanne negli Stati
Uniti, sono stati rimandati nei loro Paesi di origine, ma hanno poi fatto ritorno
da clandestini. Gli arresti coincidono con l’acceso dibattito che si è sviluppato
in materia di immigrazione dopo il varo dei una nuova legge in Arizona, particolarmente
repressiva, che permette alla polizia di controllare chiunque se sorge il sospetto
che possa trattarsi di un clandestino. Proprio oggi, contro tale legge, centinaia
di migliaia di immigrati, soprattutto latino-americani, manifesteranno negli Stati
Uniti per chiedere una vera riforma federale sull’immigrazione.(Panoramica internazionale
a cura di Fausta Speranza)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 121 E'
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