2010-05-01 09:41:48

Il commento al Vangelo della Domenica di padre Bruno Secondin


In questa quinta Domenica di Pasqua la liturgia ci propone il Vangelo del comandamento nuovo. Giuda esce dal cenacolo, ormai deciso a tradire il Maestro. E Gesù, rivolto ai discepoli rimasti, dice:

“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”.

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il padre carmelitano Bruno Secondin, professore di Teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana:RealAudioMP3

"Amore e violenza si scontrano qui: Giuda si allontana nella notte per completare le trame del tradimento; Gesù non perde il filo che lega tutta la sua vita: un amore radicale verso tutti, Giuda compreso. Ma non è semplice filantropia, è passione assoluta per la vera felicità dell’uomo, costi quel che costi. È proprio questo amore esagerato che ci viene donato, non solo mostrato: ed esso rende possibile il nostro amore reciproco. “Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri”: quel come non è solo esemplarità, è sorgente interiore, è natura rinnovata, è causa, modello e fine ultimo dell’amore vicendevole. Solo chi esperimenta questo amore dal vivo, può riuscire ad amare senza trattenere nulla per sé. Rifiuti o selezioni, chiusure o aperture, nell’amore cristiano non hanno casa: tutto e tutti sono oggetto, sempre, di un amore pieno. Proprio questa totalità generosa è segno di discepolato genuino: nel nostro amore radicale Dio si fa presenza e grazia, verità e buona novella".







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