2010-04-30 14:21:58

Il cardinale Tauran di ritorno dal Vertice interreligioso di Baku: promuovere la fraternità tra credenti nel tempo della globalizzazione


I credenti siano testimoni di speranza nel mondo: è l’esortazione del cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del dicastero per il Dialogo Interreligioso, intervenuto nei giorni scorsi al Summit mondiale dei leader religiosi a Baku, in Azerbaigian. A margine dell’evento si è tenuto un importante incontro azero-armeno per la pace nella regione caucasica con la mediazione del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill. Al microfono di Thomas Chabolle, il cardinale Tauran traccia un bilancio del Summit di Baku:RealAudioMP3
R. – J’ai eu l’occasion, dans mon discours, de mettre en relief le fait que …Nel mio discorso, ho avuto l’occasione di mettere in rilievo il fatto che la globalizzazione non significa, automaticamente, la fratellanza: al contrario! Per questo, è necessario parlarsi tra credenti, per conoscersi, per esaminare quel che si può fare insieme per condurre un dialogo interreligioso che sia al servizio dei valori e della società, evitando due mali che sono il relativismo e l’intolleranza. Nel mio intervento ho cercato di illustrare l’apporto specifico dei credenti all’edificazione di questo mondo.
 
D. – In queste regioni del Caucaso i musulmani sono numerosi …
 
R. – Les musulmans en Azerbaijian sont des musulmans tolérants …
In Azerbaigian, i musulmani sono tolleranti; il capo religioso musulmano, che è anche stato co-presidente dell’incontro, è un uomo di grande benevolenza, ben disposto nei riguardi dei cattolici e dei credenti in generale e in particolare nei riguardi della Santa Sede: più volte egli mi ha parlato del Papa, mi ha detto della sua ammirazione per il Papa; nei miei riguardi ha sempre avuto un atteggiamento di grande delicatezza, sono sempre stato al suo fianco nelle occasioni ufficiali … Credo che sia un esempio di armonia …
 
D. – Avete affrontato anche la questione del fondamentalismo religioso, o anche la questione del terrorismo, in considerazione del fatto che vi sono regioni instabili nel Caucaso?
 
R. – Dans le document final, il y a effectivement une allusion au terrorisme...
In realtà, nel documento finale c’è un riferimento al terrorismo. Abbiamo ribadito che i capi religiosi devono evitare che la religione sia strumentalizzata a vantaggio della violenza.







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