2010-04-30 15:13:54

Grecia: in arrivo l'intesa con Ue e Fmi per il via libera agli aiuti


E' sempre in primo piano la crisi in Grecia. Battute finali per l’intesa sul piano di austerità che il governo di Atene dovrà varare a fronte del prestito da parte di Unione Europea e Fondo monetario internazionale (Fmi). Il servizio di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

Garantire la “sopravvivenza del Paese”. E’ stato chiaro il premier greco, Papandreou, intervenuto in parlamento per spiegare le misure economiche allo studio dell’esecutivo. Ha parlato di una “responsabilità patriottica” che bisogna perseguire “senza pensare ai costi politici”. Secondo indiscrezioni il piano, che potrebbe essere annunciato ufficialmente entro domenica prossima, contiene drastici tagli e risparmi per un ammontare complessivo di 20 miliardi, nell’ambito dei prossimi due anni. Si va dall’aumento di due punti percentuali dell’Iva fino al rialzo del 10 per cento delle tasse su carburanti, alcol e tabacco. Previsto anche il taglio di tredicesima e quattordicesima per gli statali e per i pensionati più ricchi e il congelamento dei salari dei dipendenti privati. Il problema è che il Paese ellenico rischia di scivolare verso la rivolta. Ieri sera, ad Atene, la polizia ha dovuto usare i lacrimogeni per disperdere un gruppo di 500 persone che aveva forzato il cordone schierato a protezione della sede del ministero dell'Economia. Da Bruxelles, intanto, arrivano voci che danno per imminente la chiusura della trattativa con la Grecia che, dal canto suo, pensa allo sblocco dei fondi e quindi alla possibilità di pagare in tempo i debiti in scadenza il prossimo 19 maggio. I ministri finanziari della zona euro potrebbero riunirsi in video conferenza nel fine settimana, mentre l’argomento continua ad occupare un posto centrale nell’agenda di tutte le cancellerie del Vecchio Continente. La Francia farà il punto domani, la Germania ha garantito che non ci saranno conseguenze sul proprio bilancio. L’Italia, invece, attraverso il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha fatto sapere di essere pronta a discturere un decreto contenente aiuti alla Grecia.

 
Thailandia
Prosegue la tensione in Thailandia. Parzialmente riprese le attività in un grande ospedale pubblico di Bangkok, invaso ieri da un centinaio di “camice rosse”, sostenitori dell’ex premier, Taksin, che cercavano soldati presumibilmente nascosti nella struttura. Il primo ministro, Vejjajiva, ha nuovamente condannato le manifestazioni che da giorni paralizzano la capitale e avvertito che il governo non tollererà al lungo la situazione.

Belgio
Vietato il velo islamico integrale nei luoghi pubblici in Belgio. E’ quanto prevede il provvedimento approvato dalla Camera. Il testo passa ora all’esame del Senato. Il Paese si avvia a diventare il primo nel mondo occidentale ad adottare una misura del genere. Il servizio è di Laura Serassio:RealAudioMP3

Non fa riferimento al burqa né al niqab, la legge che è passata ieri al vaglio della Camera bassa del Belgio. Il provvedimento dichiara punibile chi si presenta in pubblico con il volto coperto o mascherato in parte o del tutto. Ma il riferimento è chiaro e la quasi unanimità con cui si è espressa la Camera – due sole le astensioni – ha reso il voto altamente simbolico. I liberali promotori della legge non hanno d’altronde mai nascosto l’intento del provvedimento. Da una parte, la sicurezza pubblica, dall’altra, e soprattutto, il rispetto della dignità femminile. Se anche il Senato dovesse esprimersi favorevolmente, il Belgio sarebbe il primo Paese occidentale ad evitare il burqa in strade, parchi, scuole ed ospedali, battendo sul tempo anche la Francia, dove è previsto in maggio l’esame di una simile proposta. Un ostacolo potrebbe però bloccare l’iter legislativo, la crisi politica in cui è precipitato il Paese dopo le dimissioni del premier Leterme. Si fa sempre più probabile, infatti, l’ipotesi di elezioni anticipate in giugno, con conseguente scioglimento delle Camere.

 
Libano
Le armi del movimento sciita Hezbollah ''rappresentano una capacità positiva'' per il Libano, che sarà compatto di fronte a un’eventuale aggressione israeliana. Lo ha affermato oggi il presidente libanese, Michel Suleiman, dopo che ieri gli Stati Uniti hanno accusato la Siria di fornire armi a quelli che ha definito ''terroristi'' sciiti libanesi.

Medio Oriente - Clinton
Un appello ai Paesi arabi perché sostengano il processo di pace in Medio Oriente è arrivato ieri dal segretario di Stato americano, Hillary Clinton. Particolare riguardo è stato rivolto alla Siria perché “qualsiasi trasferimento d'armi a Hezbollah o ad Hamas – ha detto la Clinton – fa arretrare la causa di pace”.

Usa - immigrazione
Una proposta importante. Così il presidente americano Obama ha definito la nuova riforma della legge sull’immigrazione presentata in senato dai democratici. Tre le linee guida: rafforzamento delle misure di sicurezza al confine con il Messico, varo di una carta d’identità apposita per i lavoratori immigrati, nuove procedure per coloro che hanno un impiego ma sono senza visto. Critiche sono arrivate dai repubblicani per il mancato confronto su un tema così delicato.

Italia - immigrazione
L’Organizzazione mondiale per le migrazioni ha chiesto all’Italia di aprire un’inchiesta sulla situazione “assolutamente deplorabile” dei lavoratori immigrati impiegati nel settore dell’agricoltura nella cittadina meridionale di Castel Volturno. L’organizzazione con sede a Ginevra, inoltre, ha invocato misure nei confronti dei datori di lavoro in contatto con la criminalità organizzata, sottolineando che la paga degli immigrati si aggira intorno a 20-25 euro per 12 ore di lavoro al giorno.

Gran Bretagna
In Gran Bretagna, ultimo confronto televisivo tra i leader dei partiti conservatore, laburista e liberaldemocratico in vista delle elezioni legislative del 6 maggio prossimo. Secondo i sondaggi ad aggiudicarsi il dibattito, centrato sull’economia, è stato Cameron che ha ingaggiato un serrato botta e risposta con il premier uscente, Brown. Per gli osservatori, Cleg è rimasto invece un po’ più defilato.

Spagna - Eta
Scarcerato l’ex capo del gruppo indipendentista dell’Eta, Ignacio Gracia Arregui, accusato di aver ordinato di uccidere il re di Spagna Juan Carlos di Borbone a Maiorca nel 1995. L’uomo era stato arrestato in Francia nel 2000 ed estradato in Spagna nel 2008. Le autorità locali lo hanno rimesso in libertà mercoledì scorso.

Serbia
La Serbia è pronta a condannare i crimini commessi contro i serbi durante la guerra nell’ex Jugoslavia negli anni Novanta. Il parlamento di Belgrado ha definito una prima bozza di una risoluzione che sarà votata nelle prossime settimane. Nel documento si chiede agli altri Paesi balcanici di fare altrettanto e di garantire il massimo impegno per la cattura dei ricercati. L’esecutivo ribadisce, infine, la volontà di proseguire il processo di riconciliazione con i Paesi vicini.

Shangai - Expo
Cerimonia di inaugurazione stasera a Shangai, in Cina, per l’Esposizione universale che ufficialmente sarà aperta al pubblico a partire domani. Sono 189 i Paesi che prendono parte al grande evento, ispirato alla qualità della vita nelle metropoli.(Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 120

 
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