La crisi per gli abusi sessuali al centro della Plenaria dei vescovi dell'Oceano Indiano
Si sono conclusi ieri a Victoria, nelle Seychelles, i lavori della 24.ma assemblea
plenaria della Conferenza episcopale dell’Oceano indiano (Cedoi) che riunisce i vescovi
delle Isole Seychelles, Mauritius, Rodriguez, la Reunion e Comore. Al centro della
riunione, presieduta da mons. Maurice Piat, vescovo di Port-Louis, un’ampia riflessione
sui “segni dei tempi” e sulle attuali sfide della Chiesa locale, ma anche sul suo
ruolo nella società. Inevitabile il riferimento alla crisi aperta in questi mesi dallo
scandalo della pedofilia. “Siamo rimasti profondamente colpiti dalla crisi che sta
sconvolgendo la Chiesa a livello internazionale e nelle nostre isole e abbiamo preso
il tempo di ascoltare quello che ci dice lo Spirito Santo nelle situazioni concrete”,
si legge nel comunicato finale. Al centro delle preoccupazioni dell’assemblea - riferisce
la nota ripresa dall’agenzia Apic - sono state le attuali difficoltà del ministero
sacerdotale, l'invecchiamento, la fragilità e la penuria di sacerdoti e la diminuzione
delle vocazioni sacerdotali e religiose. A questo proposito i vescovi della Cedoi
hanno peraltro rilevato la "vitalità" delle comunità cristiane nella regione, l’impegno
dei laici, delle religiose e dei sacerdoti, la "dedizione" e l’"attaccamento" del
clero alla Chiesa nonostante le "preoccupazioni", come anche la "sete" dei giovani
e delle famiglie di vivere meglio una vita cristiana alla luce del Vangelo. "Nelle
nostre Chiese nell'Oceano Indiano, donne e uomini hanno il coraggio di dire parole
di speranza nella vita sociale, politica ed economica in nome della loro fede e della
loro appartenenza alla Chiesa", sottolinea la nota. A fronte di questi segni positivi,
restano appunto le difficoltà. A preoccupare la Cedoi è in particolare il calo delle
vocazioni. Ci si è quindi confrontati per individuare nuovi percorsi possibili per
restare “più fedeli alla missione oggi”: “Nonostante le turbolenze che si abbattono
su di noi e che ci possono scoraggiare, continuiamo a sentire la chiamata di Cristo
a gettare le reti, quindi ad ascoltare la Sua Parola che ci invita ad essere creativi
per una rinnovata evangelizzazione”, sottolinea in conclusione il comunicato. (L.Z.)