Cinque anni fa la prima udienza generale di Benedetto XVI: nella scelta del nome del
Successore di Pietro il richiamo alla pace
Si tiene domani in Piazza San Pietro, alle ore 10.30, la tradizionale udienza generale
del mercoledì. Evento che avviene nel primo anniversario della visita di Benedetto
XVI alle popolazioni terremote d'Abruzzo. Intanto, proprio oggi ricorre il quinto
anniversario della prima udienza generale del Papa. Torniamo dunque al 27 aprile del
2005, quando il nuovo Pontefice spiegò la scelta del suo nome, ispirato al Santo di
Norcia e a Papa Giacomo Della Chiesa. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Al servizio
di Cristo e della pace: nella prima udienza generale del suo Pontificato, Benedetto
XVI sintetizza così la sua missione. Un servizio di carità condensato nel nome scelto
quale 264.mo Successore di Pietro: Benedetto come il Santo Patrono d’Europa e il Pontefice
che guidò la Chiesa durante la Prima Guerra mondiale. Parlando ai molti pellegrini
venuti da tutto il mondo, Joseph Ratzinger racconta, però, anzitutto le sensazioni
che porta nel cuore all’inizio del suo ministero di Pastore universale della Chiesa:
“Stupore
e gratitudine nei confronti di Dio che ha sorpreso innanzitutto me stesso, chiamandomi
a succedere all’apostolo Pietro; interiore trepidazione dinanzi alla grandezza del
compito e delle responsabilità che mi sono state affidate. Mi dà però serenità e gioia
la certezza dell’aiuto di Dio, della sua Madre Santissima, la Vergine Maria, e dei
santi Protettori”. “Ho voluto chiamarmi Benedetto XVI –
confida il nuovo Papa – per riallacciarmi idealmente al venerato Pontefice Benedetto
XV, che ha guidato la Chiesa in un periodo travagliato a causa del primo conflitto
mondiale”:
“Fu coraggioso e autentico profeta
di pace e si adoperò con strenuo coraggio dapprima per evitare il dramma della guerra
e poi per limitarne le conseguenze nefaste. Sulle sue orme desidero porre il mio ministero
a servizio della riconciliazione e dell’armonia tra gli uomini e i popoli, profondamente
convinto che il grande bene della pace è innanzitutto dono di Dio, dono fragile e
prezioso da invocare, tutelare e costruire giorno dopo giorno con l’apporto di tutti”. Ma
il nome Benedetto richiama anche immediatamente al “Patriarca del monachesimo occidentale”.
Il Papa spiega che San Benedetto da Norcia “è molto venerato in Germania” e in particolare
in Baviera, sua “terra d’origine”. San Benedetto, è la sua riflessione, costituisce
“un fondamentale punto di riferimento per l’unità dell’Europa e un forte richiamo
alle irrinunciabili radici cristiane” della sua cultura:
“All’inizio
del mio servizio come Successore di Pietro chiedo a San Benedetto di aiutarci a tenere
ferma la centralità di Cristo nella nostra esistenza. Egli sia sempre al primo posto
nei nostri pensieri e in ogni nostra attività!”. E nella
prima udienza generale di Benedetto XVI non poteva mancare il ricordo di Giovanni
Paolo II. Il Papa ricorda la figura di Karol Wojtyla al quale, sottolinea, “siamo
debitori di una straordinaria eredità spirituale”.