Cambogia: continuano ad aumentare i casi di malaria
Il numero dei casi di malaria registrati in Cambogia continua ad aumentare in modo
significativo. In una nota del National Center for Parasitology, Entomology and Malaria
Control, pervenuta all’agenzia Fides, si legge che lo scorso anno si è avuto il 41%
di aumenti dei casi. Il Paese, divenuto epicentro della malattia, ha registrato 83.217
contagi nel 2009, contro i 58.887 dell’anno precedente. Il mosquito vettore della
malaria ha ucciso 279 persone nel 2009 contro le 209 del 2008. Hanno contribuito alla
diffusione della malattia molteplici fattori, inclusa la stagione delle piogge che
è stata anticipata ed è inusuale, la tardiva distribuzione delle zanzariere trattate,
e la migrazione interna verso zone colpite dalla malaria. Dal 2004 il governo ha attivato
agenti sanitari in 1300 villaggi, per individuare e trattare i casi di malaria, facendo
sì che la malattia fosse diagnosticata tempestivamente e molti dei pazienti di conseguenza
venissero curati prima rispetto a quanto accadeva negli anni passati. Secondo le stime
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, le popolazioni maggiormente colpite sono
quelle che lavorano nella foresta, oltre ai soldati con le loro famiglie, agli agricoltori
e perfino ai lavoratori impegnati negli stabilimenti idroelettrici nella zona occidentale
del paese. La Cambogia negli ultimi anni è diventato uno dei punti focali di diffusione
della malaria nel mondo, dopo che le autorità sanitarie hanno individuato, lungo i
confini occidentali del Paese con la Thailandia, una striscia della malattia resistente
all’Artemisinina, uno dei farmaci più efficaci nel trattamento della malaria. Rispetto
a Vietnam o Thailandia, i casi sono ancora tanti. L’obiettivo è quello di sradicare
la malattia entro il 2025, il governo e le Ong continuano il loro lavoro di formazione
degli operatori sanitari nei villaggi e per la raccolta dati dei pazienti colpiti
dalla malaria. (R.P.)