2010-04-27 16:43:54

Belgio, re Alberto accetta le dimissioni di Leterme: alle urne entro giugno


Si respira ancora aria di tensione in Belgio, dopo le dimissioni del primo ministro Leterme, accettate dallo stesso re Alberto II. Vane le speranze di una mediazione tra la parte francofona e quella fiamminga. I dettagli nel servizio di Carla Ferraro:RealAudioMP3

Inutili sono stati i tentativi proposti nel fine settimana per cercare una ricomposizione con un accordo da presentare alla Camera entro giovedì prossimo. Il re Alberto II non ha potuto far altro che accettare le dimissioni del governo guidato dal cristiano-democratico, Guy Leterme. Il Belgio potrebbe tornare alle urne entro giugno, un mese prima dell'inizio della presidenza di turno dell'Unione Europea. Ad avvelenare la vita del governo federale belga, con un contrasto cominciato subito dopo le ultime elezioni del 10 giugno di tre anni fa, è il futuro di una circoscrizione elettorale alla periferia di Bruxelles, quella di Bruxelles-Hal-Vilvorde, già in territorio fiammingo ma a forte presenza di francofoni. I fiamminghi, che sono la maggioranza in Belgio, puntano ad una scissione, limitando le concessioni ai francofoni soprattutto per impedire loro di avere la possibilità di votare in quella circoscrizione per formazioni politiche fiamminghe e francofone. In Belgio, i partiti sono regionali e nel governo convivono formazioni sia della regione Vallonia di lingua francese sia delle Fiandre di lingua fiamminga. A provocare la caduta del governo, questa volta, è stato il fatto che i liberali fiamminghi (Open Vld), il 22 aprile scorso hanno lasciato l'esecutivo e hanno imposto un voto alla Camera sul futuro della circoscrizione entro il prossimo giovedì. Il Belgio si ritrova per l'ennesima volta nel caos di una crisi politica e senza guida: una situazione aggravata dalla crisi economica che ha colpito anche le grandi e ricche fabbriche delle Fiandre.







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