L'attesa per la visita del Papa alla Sindone. Benedetto XVI: questo atto di venerazione
aiuti tutti a cercare il Volto di Dio
I fedeli di Torino attendono, con trepidazione, la visita pastorale di Benedetto XVI
domenica prossima, in occasione dell’Ostensione della Santa Sindone. Un evento straordinario
che, dallo scorso 10 aprile, sta attraendo ogni giorno nel capoluogo piemontese decine
di migliaia di pellegrini da tutto il mondo. Al Regina Caeli dell’11 aprile scorso,
il Papa ha definito l’Ostensione “soprattutto uno straordinario richiamo verso il
mistero della sofferenza di Cristo”. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Pellegrino
tra i pellegrini per contemplare il mistero del Volto di Cristo. Sono passati due
anni dall’annuncio di Benedetto XVI dell’Ostensione della Sindone. Un annuncio fatto
il 2 giugno del 2008, durante un’udienza in Vaticano ai fedeli torinesi accompagnati
dal loro pastore, il cardinale Severino Poletto:
“In
tale contesto, sono lieto di venire incontro alla vostra grande attesa e di accogliere
il desiderio del vostro Arcivescovo, consentendo che nella primavera del 2010 abbia
luogo un’altra solenne 'Ostensione della Sindone'. (Applausi) Se il Signore mi dona
la vita e la salute, spero di venire anch'io per questa Ostensione. (Applausi) Sarà
un’occasione quanto mai propizia – ne sono certo - per contemplare quel misterioso
Volto, che silenziosamente parla al cuore degli uomini, invitandoli a riconoscervi
il volto di Dio”. Il Volto di Dio
è dunque la meta di chi si incammina con fedeltà sulla via dell’amore. “Chi ha visto
me ha visto il Padre”, afferma il Signore. Per vedere Dio, è quindi l’esortazione
del Papa, “bisogna conoscere Cristo e lasciarsi plasmare dal suo spirito”:
“Auspico
che questo atto di venerazione aiuti tutti a cercare il Volto di Dio, che fu l’intima
aspirazione degli Apostoli, come anche la nostra”. (Regina Caeli – 11 aprile 2010) La
ricerca del Volto di Cristo era stato il cuore anche di un altro viaggio pastorale
di Benedetto XVI: quello al Santuario abruzzese di Manoppello, all’inizio del suo
Pontificato, il primo settembre del 2006:
“Insieme
cerchiamo di conoscere sempre meglio il volto del Signore e dal volto del Signore
attingiamo questa forza di amore e di pace che ci mostra anche la strada della nostra
vita”. Contemplando l’icona del
Volto Santo custodita a Manoppello, sottolineò il Papa, comprendiamo che per riconoscere
il Volto del Signore in quello dei fratelli "sono necessarie mani innocenti e cuori
puri":
"'Il tuo volto, Signore, io cerco': ricercare
il volto di Gesù deve essere l’anelito di tutti noi cristiani; siamo infatti noi 'la
generazione' che in questo tempo cerca il suo volto, il volto del 'Dio di Giacobbe'.
Se perseveriamo nel cercare il volto del Signore, al termine del nostro pellegrinaggio
terreno sarà Lui, Gesù, il nostro eterno gaudio, la nostra ricompensa e gloria per
sempre”.