2010-04-26 09:36:35

In Tahilandia il premier Vejjajiva ordina l'uso della forza contro i manifestanti anti-governativi


Timore in Tahilandia per un possibile intervento dell’esercito contro i manifestanti anti governativi. Il premier Vejjajiva ha ribadito che sarà impiegata la forza per riprendere il controllo del centro di Bangkok, occupato da giorni dagli oppositori del governo. Intervenendo in tv, assieme al capo dell’esercito, il leader thailandese non ha però precisato quando questo avverrà. Ieri il rifiuto dell’offerta delle cosiddette 'camicie rosse', sostenitori dell’ex premier Shinawatra, che si erano detti disponibili al dialogo in cambio dello scioglimento del parlamento entro 30 giorni.

Medio Oriente
L’inviato degli Stati Uniti in Medio Oriente, Mitchel, tornerà la prossima settimana nella regione nel tentativo di rilanciare il dialogo di pace. Stamani l’ultimo incontro con il premier israeliano Netanyahu, secondo il quale l’avvio dei negoziati indiretti dipende solo dai palestinesi. Il presidente Obama ha invitato alla Casa Bianca a maggio il leader dell’ANP Abu Mazen per un colloquio, mentre il braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin Al Qassam, ha proposto allo Stato Ebraico uno scambio di prigionieri da condurre grazie alla mediazione tedesca.

Iran-Nucleare
Il ministro degli Esteri iraniano, Mottaki, si trova a Vienna per incontrare il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Amano. Teheran ha definito il colloquio ‘decisiovo’ per la soluzione, proposta dall’occidente, dell’arricchimento all’estero dell’uranio iraniano. Dalla repubblica islamica è arrivato l’ennesimo monito agli Stati Uniti: non possono più essere tiranni nei confronti dell’Iran e devono rispettare i diritti del Paese. Lo ha detto in diretta televisiva il capo del parlamento iraniano, Larijani, in occasione del 30esimo anniversario del tentativo americano di liberare i diplomatici presi in ostaggio nell’ambasciata USA a Teheran.

Iraq
In Iraq Al-Qaeda ha confermato la morte di due suoi comandanti militari nel Paese, la cui uccisione era stata riferita dagli Stati Uniti una settimana fa. Si tratta di Abu Omar al-Baghdadi e Abu Ayub al-Masri. La vendetta della rete di Osama Bin Laden si è avuta venerdì scorso con una serie di esplosioni che hanno provocato oltre 60 morti a Baghdad. Ieri altre tre vittime, nella capitale, per diversi attacchi avvenuti nei dintorni di una sala da biliardo.

Afghanistan
Almeno 4 morti e una decina di feriti in Afghanistan per un attacco suicida dei talebani contro un mezzo di una società privata di sicurezza nella provincia di Zabul. Una cinquantina di bambine sono rimaste intossicate da un gas sprigionato dai ribelli nella loro scuola di Kunduz, nel nord. Nella zona di Logar, invece, manifestazione della popolazione contro la Nato e l’esercito afghano, accusati di aver ucciso tre civili in una recente operazione nella regione.

Pakistan
Guerriglia in azione in Pakistan. Attaccati una decina di camion-cisterna che trasportavano rifornimenti alle truppe Nato in Afghanistan. E’ avvenuto nella provincia orientale del Punjab. Almeno 4 poliziotti di Islamabad hanno perso la vita. Ieri invece sette ribelli sono morti in un nuovo raid di un aereo senza pilota americano nel Waziristan del Nord.

Tornado Mississippi
Si aggrava il bilancio delle vittime per il passaggio del tornado in Mississippi. Almeno 10 le vittime, tra le quali anche un paio di bambini. I soccorritori continuano a scavare fra le macerie nella cittadina di Yazoo. Diverse le abitazioni abbattute dalle raffiche di vento che hanno raggiunto i 240 chilometri orari.

Ungheria
Secondo turno delle elezioni politiche in Ungheria. Le operazioni di voto, relative solo a 57 circoscrizioni, sono cominciate alle sei di stamattina. Netta la vittoria al primo turno dei candidati del partito conservatore Fidesz, guidato dal premier uscente Orban, che, secondo le previsioni, si avvia a conquistare la maggioranza dei due terzi del Parlamento. L’ufficio elettorale nazionale renderà noti i risultati intorno alle 22.

Austria - elezioni
Urne aperte stamattina in Austria per le elezioni presidenziali. Circa 6,3 milioni i cittadini interessati. Scontata, secondo i sondaggi, la rielezione dell’attuale presidente Fisher, socialdemocratico, per un secondo mandato. C’è attesa per l’affluenza alle urne, che secondo gli esperti sarà intorno al 50 per cento proprio a causa dell’esito ampiamente previsto. Attenzione puntata comunque alla performance della candidata dell’estrema destra Rosemberg. Poche le possibilità per il terzo Gehring, del Partito Cristiano dato attorno al 5%. I seggi chiuderanno alle 17.

Fmi-Ue-Grecia
Il Fondo Monetario Internazionale ha ribadito l’intenzione di mettere a disposizione gli aiuti chiesti dalla Grecia. Tuttavia il ministero delle Finanze tedesco ha minacciato nuovamente il suo 'no' al piano se il Paese non porterà avanti il percorso di risanamento dei conti. Critiche dall’Italia, mentre gli Stati Uniti premono per il via libera immediato al sostegno. Ad Atene, intanto, prosegue il confronto con gli esperti internazionali. Il governo greco pensa a nuove misure di austerità che – rassicura - non graveranno sui più deboli. I sindacati però hanno annunciato altre mobilitazioni per i prossimi giorni.

Italia 25 aprile
Giornata di commemorazioni oggi in Italia per il 65esimo anniversario della Liberazione dal Nazi-Fascismo. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria a Roma. Intervenendo al Quirinale ha sottolineato la necessità di celebrazioni serene. Ieri il suo appello a superare le contraddizioni. Anche il premier Berlusconi, in un messaggio televisivo rivolto oggi agli italiani, ha invitato ad accantonare le divergenze politiche per costruire una nuova pagina della storia del Paese nel rispetto della democrazia e della libertà. L'obiettivo - ha aggiunto - è quello di modificare la seconda parte della Costituzione in vista di uno Stato moderno, più vicino al popolo sulla base del federalismo, e "più equo nell'amministrazione di una giustizia veramente giusta".

Armeni-Turchia
Intellettuali e attivisti turchi hanno manifestato ieri ad Istanbul per la prima volta in memoria del 95esimo anniversario del massacro degli armeni, avvenuto tra il 1915 ed il 1917 ai tempi dell'impero ottomano. Migliaia di persone sono scese anche per le strade di Erevan, la capitale dell’Armenia, e a Beirut, la capitale del Libano. In un messaggio al popolo armeno il presidente statunitense Obama ha parlato di una delle peggiori atrocità del ventesimo secolo. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 115
 
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