Filippine: suore e volontari portano un messaggio di speranza tra i detenuti
Restituire dignità e fiducia ai criminali e riparare il danno provocato alle vittime;
prendersi cura dei carcerati e delle loro famiglie; trasformare il concetto di “crimine
contro lo Stato” in quello di “ferita verso una vittima innocente”, utilizzare il
periodo di pena detentiva come “correzione” e diffondere la speranza e l’amore di
Dio. Sono questi gli obiettivi che si propone la nuova missione nelle carceri di otto
suore delle Filippine. Il progetto si concentra su 36 prigioni nell’area della capitale
Manila e coinvolge, oltre alle religiose della Congregazione delle "Servants of the
Holy Eucharist", 500 volontari che da 15 anni operano nella realtà carceraria. La
coordinatrice del programma Caritas di assistenza ai detenuti, suor Zenaida Cabrera,
spiega ad AsiaNews che il principio che seguono è quello di “una giustizia riabilitativa
che vuole restituire una vita ai prigionieri, alle loro famiglie, alle comunità e,
soprattutto, fare in modo che avvertano l’amore di Dio”. L’obiettivo finale del progetto
è la nascita di una comunità di recupero ispirata ai principi di “giustizia e carità
cristiana”, che sappia diffondere l’annuncio di Cristo ai prigionieri in tutti i centri
di detenzione del Paese asiatico. (R.B.)