Editoriale di padre Lombardi: il viaggio a Malta del Papa, una splendida festa della
fede
Gioia e consolazione. Sono questi i due sentimenti principali suscitati in Benedetto
XVI dalla grande festa riservatagli dai maltesi tra sabato e domenica scorsi, durante
la sua visita apostolica nell’Isola del Mediterraneo. E accanto alla prova d’affetto,
il sentimento di una profonda compassione, sperimentato dal Papa un altro degli incontri
voluti per proseguire nel cammino di risanamento della Chiesa. Il nostro direttore
generale, padre Federico Lombardi, si sofferma in questa nota sui vari aspetti
che hanno caratterizzato il recente viaggio internazionale di Benedetto XVI:
Il primo
viaggio all'estero del Papa quest'anno è stato splendido. Ancora una volta preoccupazioni
o timori della vigilia si sono dimostrati ingiustificati. L'anima cordiale e la radice
cattolica del popolo maltese hanno preparato a Benedetto XVI un'accoglienza di una
spontaneità e di un calore memorabili. E' stato un crescendo continuo, fino all'accompagnamento
festoso della flottiglia di imbarcazioni attraverso il porto della Valletta e all'entusiasmo
finale dei giovani, vero canto di vitalità e di speranza.
Paradossalmente,
il momento che i media mondiali attendevano maggiormente e di cui hanno più parlato
è l'unico che è sfuggito al loro occhio, svolgendosi nella discrezione della preghiera
e del rapporto più personale: l'incontro con alcune vittime di abusi sessuali. Ma
il modo in cui alcuni partecipanti ne hanno parlato ha toccato in profondità innumerevoli
persone: un grande peso era stato tolto dal loro cuore, la guarigione era iniziata,
la fiducia e la speranza rinascevano. Il Papa, il mercoledì successivo, ha parlato
della "condivisione della sofferenza" e della sua "commozione". Alcuni giorni prima,
aveva detto che la penitenza è una grazia, e arrivando a Malta per commemorare il
naufragio di San Paolo aveva osservato che questo naufragio era stato un nuovo punto
di partenza per la fede e la speranza degli abitanti dell'isola.
Così,
l'incontro con le vittime ha trovato il suo significato di speranza nel contesto dell'incontro
del Papa con una Chiesa viva e in cammino, capace di riconoscere le sue ferite con
sincerità, ma anche di ottenere la grazia del risanamento. Di questo messaggio avevamo
bisogno.