2010-04-24 15:38:36

Crisi finanziaria greca: Atene chiede l’aiuto di Ue e Fondo monetario internazionale


Elezioni presidenziali domani in Austria. A dominare la scena l’attuale presidente Heinz Fisher, la cui rielezione è pressoché scontata. Il vero dibattito riguarda piuttosto il risultato che porterà a casa l’estrema destra. Il servizio di Laura Serassio:RealAudioMP3

Gradito all’80 per cento degli austriaci e presidente già da sei anni, il social democratico Heinz Fischer non dovrebbe avere difficoltà a riconfermare la poltrona. L’altro grande partito politico dell’Övp, dei cristiano-democratici, non ha candidato nessuno sfidante, scegliendo un risparmio economico di fronte ad una sconfitta annunciata in partenza. In corsa, invece, Barbara Rosenkranz, legata al partito di estrema-destra che fu di Joerg Haider e appoggiata anche dalla Lega per il futuro dell’Austria, nata proprio dalla scissione dai liberalnazionali del defunto governatore della Carinzia. Madre di dieci figli, accusata di avere simpatie naziste, è sulla 50.enne Rosenkranz che si concentrano le attese della chiamata alle urne di domani, a cui toccherà dire quanto pesa l’estrema destra nel Paese mitteleuropeo. Sicuramente non poco. La sfidante è data al 20 per cento e i due partiti insieme raccolgono il favore di tre austriaci su dieci. Probabilmente poco significativa invece la candidatura del terzo sfidante, Rudolf Gehring, legato ad un piccolo partito di ispirazione cristiana, che non è mai riuscito ad entrare in Parlamento.







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