2010-04-23 15:11:07

Thailandia: appello della Chiesa al dialogo


La Chiesa non si schiera nel terribile conflitto sociale che da giorni affligge la Thailandia, ma continua a pregare per la pace. Così racconta all’agenzia Fides padre Surasit Chumsriphan, parroco della Cattedrale dell’Assunzione a Bangkok, dopo la giornata di ieri, segnata da scontri tra le barriere innalzate nelle strade della capitale e da lanci di granate, per un bilancio complessivo di 3 morti e 75 feriti. “Stiamo vivendo questa situazione con molta preoccupazione – ha detto il prete che, grazie al contatto quotidiano con la popolazione cattolica e non, ha un punto di vista privilegiato – la nostra speranza è che si possa trovare un accordo di pace. Il dialogo tra le parti è l’unica strada percorribile: non bisogna abbandonarlo per dare voce alle armi, ma occorre rimettere al centro della discussione il bene comune del Paese”. Da qui anche la richiesta di non coinvolgere la Chiesa nello scontro politico e di ritrovare un clima di serenità. Nella giornata di ieri si è svolta un’assemblea pastorale a Bangkok, cui hanno partecipato numerosi vescovi ed esponenti della Chiesa cattolica che hanno ribadito l’appello alla riconciliazione nazionale, come sintetizza l’arcivescovo di Thare e Nonseng e presidente della Conferenza episcopale locale, mons. Chammiern Santisukniran: “I principali nemici sono l’odio e l’ira”, ha detto invitando tutti al perdono e sottolineando che il negoziato e la preghiera sono essenziali per la risoluzione della crisi politica e sociale. (R.B.)







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