In una lettera la gratitudine e l'affetto degli universitari di Roma a Benedetto XVI
nel quinto anniversario dell'elezione
Una lettera per esprimere a Benedetto XVI tutto l’affetto e la vicinanza degli universitari
romani. E’ il documento consegnato questa mattina al Pontefice durante l’udienza generale
del mercoledì. La missiva, scritta in occasione del quinto anniversario della sua
elezione, è stata firmata da oltre 1200 giovani provenienti da atenei statali, privati
e cattolici della capitale e da rappresentanti della Pastorale Universitaria Diocesana.
Il servizio di Marina Tomarro.
“Beatissimo
Padre lei ci ha affidato una responsabilità che ci affascina e riempie di trepidazione:
cioè essere operatori della carità intellettuale. Con lei abbiamo imparato che lo
studio è servizio è via per promuovere e costruire la civiltà dell’amore”: questo
è il cuore del messaggio di affetto e di augurio che 1200 universitari di Roma hanno
voluto far giungere a Benedetto XVI. Ma come nasce questa iniziativa? Mons.
Lorenzo Leuzzi direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria della
diocesi:
“I giovani universitari di Roma hanno voluto manifestare al
Santo Padre i sentimenti di gratitudine, oltre che di affetto, per la sua persona,
per il suo insegnamento, perché in questi cinque anni, i giovani hanno sperimentato
l‘importanza delle sue prospettive teologiche e spirituali, indispensabili per preparare
giovani credenti, capaci domani di dare una testimonianza di come il Vangelo sia oggi
capace di orientare la vita sociale e culturale del nostro tempo. Si tratta di un
rapporto che è sempre cresciuto e negli ultimi tempi il Papa ha chiesto ai giovani
universitari di essere operatori della carità intellettuale, invitando i giovani a
vivere lo studio come momento di servizio, sia per se stessi sia poi per il servizio,
che loro sono chiamati a svolgere nell’attività professionale”.
Ma cosa
ha spinto i giovani a scrivere questa lettera? Ascoltiamo la testimonianza di Antonella
Mancuso tra i firmatari del documento:
R. - Innanzitutto,
per dimostrare il nostro affetto e il nostro appoggio ad un grande Papa, che tanto
ha fatto e tanto fa per la Chiesa e soprattutto per noi giovani, perché con le sue
azioni non fa altro che palesare il suo amore per i giovani e per la nostra vita.
D. – Che cosa rappresenta per te la figura di Papa
Benedetto XVI?
R. – E’ una figura che rappresenta
la fermezza e l’amore. Credo che la Chiesa in questo momento abbia bisogno di una
figura mite e ferma come la sua, soprattutto in questi tempi.