Preghiere, affetto e solidarietà al Papa da tutto il mondo. Benedetto XVI: non mi
sento solo
Continuano a giungere da tutto il mondo auguri e manifestazioni di affetto e solidarietà
per il Papa in occasione del suo 83.mo compleanno, il 16 aprile scorso, e per il quinto
anniversario dell’elezione, celebrato ieri. Ce ne parla Sergio Centofanti:
Migliaia
d’iniziative, veglie, rosari, ieri in tutto il mondo per il Papa. In Italia è stata
la Conferenza episcopale a promuovere l’evento. Il presidente della Cei, il cardinale
arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, durante l’incontro nella Cattedrale di San
Lorenzo, nel capoluogo ligure, ha ringraziato il Signore per il dono di Benedetto
XVI: "Vogliamo stringerci intorno a lui - ha detto - con tutto l'affetto del nostro
cuore e della nostra docilità di fede e di amore per ringraziarlo, con ammirazione,
fiducia, stima, per il grande magistero limpido e mite, per l'esempio che egli dà
a tutti quanti noi come coraggioso testimone della fede e dell'amore in Gesù ed alla
Chiesa. Vogliamo stringerci a lui in questo particolare momento di difficoltà che
egli affronta con semplicità, con chiarezza e con determinazione fiduciosa ". Benedetto
XVI, ieri, durante il pranzo in Vaticano con i cardinali, ha detto che in questo momento
sente, molto fortemente, di non essere solo. La Chiesa, ferita e peccatrice – ha sottolineato
- prosegue il suo pellegrinaggio tra persecuzioni e consolazioni di Dio. Quindi, si
è rivolto al cardinale decano Angelo Sodano e agli altri porporati presenti: “Eminenza,
cari confratelli, era proprio tramite lei che cinque anni fa il Signore mi ha chiesto:
‘Mi ami?’, mi ha incaricato di continuare nell’opera di San Pietro. In questo momento,
dopo cinque anni, posso soltanto dire grazie, grazie soprattutto al Signore stesso
che mi guida, ma grazie anche e soprattutto a tutti voi: lei cardinal Decano a tutto
il Collegio Cardinalizio, per ogni aiuto che ricevo giorno per giorno. In questa occasione
vorrei anche dire grazie a tutti i collaboratori in Curia, che insieme lavorano perché
sia realizzato il mandato del Signore a Pietro di confermare i fratelli nella fede,
di annunciare la Sua Resurrezione e di essere testimoni della carità di Dio. (…).
Ringraziamo il Signore e preghiamo perché ci aiuti ad andare avanti nella forza della
fede e nella gioia della Sua Risurrezione. Grazie!”. La
Chiesa intera si è stretta dunque attorno al Papa che in questi 5 anni ha annunciato,
con mitezza e fermezza, “Cristo e la Buona Novella della sua Croce, mistero di amore
divino che vince ogni umana resistenza e rende possibile persino il perdono e l’amore
per i nemici”. Tra le tante iniziative, ricordiamo la preghiera dei detenuti del carcere
di Brucoli, in Sicilia, che hanno espresso il loro affetto al Papa, chiamandolo, come
faceva Santa Caterina da Siena, “dolce Cristo in terra”.