2010-04-18 08:37:30

Il Papa sull'aereo spiega i motivi della visita a Malta: omaggio a San Paolo, l'amore di Malta per una Chiesa ferita dai peccati, il dramma dei profughi


Nel consueto incontro con i giornalisti sull'aereo papale, Benedetto XVI ha spiegato i motivi del viaggio a Malta. Ce ne parla Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

Tre i motivi di questo viaggio a Malta, primo dei cinque già programmati per quest’anno. Motivi che Benedetto XVI ha sinteticamente riassunti in un discorso breve e puntuale. Per seguire le orme di San Paolo, e poter mettere in luce la grande figura e il suo messaggio:
 
“Io penso si possa sintetizzare l’essenziale del suo viaggio con le parole che lui stesso ha riassunto alla fine della lettera ai Galati: fede operante nella carità. Queste sono le cose importanti anche oggi: la fede, la relazione con Dio, che si trasforma poi in carità”.
 
Dal naufragio dell’Apostolo delle Genti, 1950 anni fa, per Malta nacque la fortuna di avere la fede, ciò è valido anche per oggi ha spiegato il Papa:
 
“Possiamo pensare anche noi che i naufragi della vita possono fare il progetto di Dio per noi e possono anche essere utili per nuovi inizi nella nostra vita”.
 
Secondo motivo del viaggio, per rendere omaggio alla Chiesa di Malta, vivace e feconda nelle vocazioni. Una Chiesa pronta a rispondere alle odierne sfide:
 
“So che Malta ama Cristo e ama la sua Chiesa che è il suo Corpo e sa che, anche se questo Corpo è ferito dai nostri peccati, il Signore tuttavia ama questa Chiesa, e il suo Vangelo è la vera forza che purifica e guarisce”.
 
Una Chiesa ferita dai peccati come la crisi degli abusi, a questo il Papa si riferiva, come ha poi spiegato il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, parlando di naufragio e di corpo ferito, ma sottolineando anche la forza di guarigione che viene dal Vangelo.
 
Malta è anche il punto, ha detto poi il Papa parlando del terzo e ultimo motivo, dove le correnti dei profughi arrivano dall’Africa per bussare alle porte dell’Europa, e a questo occorre che rispondano tutti, non può farlo solo Malta:
 
“Noi tutti dobbiamo rispondere a questa sfida, lavorare perché tutti possano, nella loro terra, vivere una vita dignitosa e dall’altra parte fare il possibile perché questi profughi trovino qui dove arrivano, trovino, in ogni caso, uno spazio di vita dignitosa”.
 
Questi quindi i punti cardine di questo viaggio in un’isola che ricorda, ha concluso Benedetto XVI, che proprio la fede è la forza che dà la carità e dunque anche la fantasia per rispondere bene a queste sfide.







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