Il congedo da Malta: siate fieri della vostra vocazione cristiana, solidali con gli
immigrati
“Siate fieri della vostra vocazione cristiana e conservate con cura la vostra eredità
religiosa e culturale… Non lasciate mai che la vostra vera identità venga compromessa
dall’indifferentismo o dal relativismo”: è quanto ha detto il Papa nella cerimonia
di congedo da Malta all’aeroporto internazionale di Luqa. Benedetto XVI ricordando
il dramma degli immigrati ha quindi aggiunto:
“Tenendo presente la sua posizione
geografica nel cuore del Mediterraneo, molti migranti arrivano ai lidi di Malta, alcuni
per fuggire da situazioni di violenza e di persecuzione, altri alla ricerca di migliori
condizioni di vita. So delle difficoltà che possono causare l’accoglienza di un gran
numero di persone, difficoltà che non possono essere risolte da alcun Paese di primo
approdo, da solo. Allo stesso tempo, sono anche fiducioso che, contando sulla forza
delle radici cristiane e sulla lunga e fiera storia di accoglienza degli stranieri,
Malta cercherà, con il sostegno di altri Stati e delle Organizzazioni internazionali,
di venire in soccorso di quanti qui arrivano ed assicurarsi che i loro diritti siano
rispettati”. Ecco il testo integrale del discorso del Papa:
Signor
Presidente,
Eccellenze,
Signore e Signori,
è
per me giunto il tempo di dare l’addio a Malta. Ringrazio Dio per l’opportunità datami
di incontrare molti di voi e di visitare questa bella isola. Ringrazio il Presidente
per le cortesi parole e ringrazio voi tutti, che mi avete offerto un così caloroso
e generoso benvenuto. Questo viaggio mi ha offerto l’occasione di un più profondo
apprezzamento di come il Vangelo predicato da san Paolo ha plasmato l’identità spirituale
del popolo maltese. Nel momento in cui mi congedo da voi, permettetemi di incoraggiarvi
ancora una volta a coltivare una profonda coscienza della vostra identità ed accogliere
le responsabilità che ne discendono, specialmente promuovendo i valori del Vangelo
che vi offrono una chiara visione della dignità umana e della comune origine, nonché
destino, del genere umano.
Siate un esempio,
sia qui che altrove, di una dinamica vita cristiana. Siate fieri della vostra vocazione
cristiana e conservate con cura la vostra eredità religiosa e culturale. Guardate
al futuro con speranza, con profondo rispetto per la creazione di Dio, ossequio per
la vita umana, alta stima per il matrimonio e l’integrità della famiglia! Kunu wlied
denjit ta’ San Pawl! [Siate degni figli e figlie di san Paolo].
Tenendo
presente la sua posizione geografica nel cuore del Mediterraneo, molti migranti arrivano
ai lidi di Malta, alcuni per fuggire da situazioni di violenza e di persecuzione,
altri alla ricerca di migliori condizioni di vita. So delle difficoltà che possono
causare l’accoglienza di un gran numero di persone, difficoltà che non possono essere
risolte da alcun Paese di primo approdo, da solo. Allo stesso tempo, sono anche fiducioso
che, contando sulla forza delle radici cristiane e sulla lunga e fiera storia di accoglienza
degli stranieri, Malta cercherà, con il sostegno di altri Stati e delle Organizzazioni
internazionali, di venire in soccorso di quanti qui arrivano ed assicurarsi che i
loro diritti siano rispettati.
Questi
nobili scopi dipendono da un’instancabile dedizione al compito pieno di sfide del
dialogo e della cooperazione all’interno della comunità internazionale ed europea,
luoghi privilegiati presso i quali Malta rende testimonianza dei valori cristiani
che hanno aiutato a forgiarne l’identità. Unità, solidarietà e rispetto reciproco
stanno alla base della vostra vita sociale e politica. Ispirati dalla vostra fede
cattolica, essi sono la bussola che vi guiderà alla ricerca di un autentico ed integrale
sviluppo. Il tesoro dell’insegnamento sociale della Chiesa ispirerà e guiderà tali
sforzi. Non lasciate mai che la vostra vera identità venga compromessa dall’indifferentismo
o dal relativismo. Possiate essere sempre fedeli all’insegnamento di san Paolo, che
vi esorta: “Vigilate, state saldi nella fede, comportatevi in modo virile, siate forti.
Tutto si faccia tra voi nella carità” (1 Cor, 13-14). Grazzi ħafna, il-Bambin iberikkom!
[Molte grazie e Dio vi benedica].