2010-04-16 15:37:35

Sri Lanka: festeggiato il Capodanno, ma in migliaia restano nei campi profughi


Sono iniziati in tutto lo Sri Lanka i festeggiamenti per il Capodanno, in un clima di particolare pace e serenità grazie alla fine della guerra trentennale tra esercito e ribelli Tamil. Molti hanno affollato i templi e i luoghi di culto di Colombo, la capitale, offrendo preghiere perché la pace sia duratura e affinché il Sinhala (il nuovo anno buddista) non sia più minacciato da attacchi della Ltte. Anche cristiani e musulmani sono stati coinvolti nella festa, tanto che l’arcivescovo di Colombo, Malcom Ranjit, ha colto l’occasione per benedire il Paese. Non hanno festeggiato, invece, i circa 83mila sfollati di etnia Tamil ancora ospitati nei campi profughi, che vivono quasi come prigionieri perché il governo li considera potenziali ribelli. “Non possiamo pensare di essere una nazione – dichiara ad Asianews il leader cattolico del National fisheries solidarity, Herman Kumara – perché non consideriamo come nostri cittadini queste persone che vivono nei campi, sotto gli alberi?”. Padre S.M. Anthony, provinciale dei gesuiti, ha detto che “il Capodanno è un’ottima opportunità per avviare un processo di riconciliazione tra le comunità buddista e Tamil ed è una sfida per le alte sfere della politica”. (R.B.)







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