Per i 50 anni di “Città nuova” tavola rotonda sul tema: “La cultura come dialogo”
La casa editrice “Città Nuova” ha festeggiato, ieri al Palladium di Roma, i 50 anni
dalla sua nascita. Una festa che punta direttamente alle radici dell’ispirazione della
sua opera: il carisma dell’unità di Chiara Lubich. Donna di spiritualità e donna di
dialogo, la fondatrice del Movimento dei Focolari, che nel corso della sua vita ha
aperto strade impensate, facendo incontrare i cristiani di diverse chiese, di differenti
esperienze religiose, uomini di ricerca impegnati per il bene. “La cultura come dialogo”
è stato il titolo della tavola rotonda, ma è stata anche la direttrice su cui si è
mossa l’esperienza della casa editrice in questi anni. Esperienza che ha prodotto
un catalogo con più di 1.800 titoli, che ogni anno stampa 110 novità e che quest’anno
ha venduto più di un milione e 200mila copie. Tra i relatori Sergio Zavoli, presidente
della Commissione di vigilanza Rai, Angela Ales Bello, docente di filosofia alla Lateranense,
e mons. Piero Coda, teologo e preside dell’Istituto universitario Sophia a Loppiano.
E proprio mons. Piero Coda, ha voluto rendere omaggio alla prima presidente del Movimento
dei Focolari, usando le parole fondanti della sua esperienza: “Amore reciproco, fraternità,
dialogo, unità”. Parole, queste, che sono diventate storie nella testimonianza del
Gran Rabbino di Ginevra, Marc-Raphaël Guedj, e nella testimonianza del Pastore Jens-Martin
Kruse, parroco della Chiesa luterana di Roma. (A cura di Maddalena Maltese)