Pellegrinaggio ad Ars e Lourdes dei cappellani ospedalieri
Un percorso di riflessione, approfondimento e preghiera nei luoghi nei quali la Vergine
Maria si manifestò a santa Bernadette e san Jean-Marie Vianney, il “Curato d’Ars”,
visse in modo esemplare la sua vita di uomo e di sacerdote. Ecco il motivo conduttore
del pellegrinaggio per i cappellani ospedalieri che, organizzato dal Pontificio Consiglio
per gli Operatori Sanitari, è stato inaugurato ieri sera a Lourdes e comprenderà,
domani, una tappa ad Ars. A guidare il pellegrinaggio, che si concluderà lunedì prossimo,
sono il Presidente e il Segretario del dicastero, rispettivamente l’arcivescovo Zygmunt
Zimowski e mons. José L.Redrado, insieme al vescovo di Ozieri, monsignor Sergio Pintor,
già coordinatore nazionale per la pastorale sanitaria della Conferenza episcopale
italiana, e al mariologo Padre Stefano de Fiores. Mons. Zimowski, già vescovo della
diocesi polacca di Radom, sabato sarà obbligato a lasciare momentaneamente il pellegrinaggio
per partecipare ai solenni funerali delle vittime del disastro aereo in cui, la scorsa
fine settimana, hanno perso la vita il Capo dello Stato, la first lady e numerose
altre personalità della Polonia. Il pellegrinaggio, al quale prendono parte circa
70 cappellani ospedalieri provenienti da dodici Paesi d’Europa, Asia, Africa e America,
ha come obiettivo la “preghiera e il rinnovamento dell’impegno pastorale comune al
servizio di Gesù morto e risorto e della sua Chiesa, attraverso la cura e l’assistenza
pastorali agli ammalati e ai sofferenti” ha ribadito ieri mons. Zimowski. Si tratta
di un pellegrinaggio che “si iscrive simultaneamente nel solco e nel programma celebrativo
del 25° anniversario della istituzione del Pontificio Consiglio per gli Operatori
Sanitari – ha proseguito il Presidente del dicastero vaticano - come in quelli dell’Anno
Sacerdotale indetto da Benedetto XVI, il 19 giugno 2009 per commemorare i 150 anni
di nascita del reverendo Jean-Marie Vianney, detto il ‘Curato d’Ars’”. Due eventi
“di grandissima importanza per la nostra vita spirituale come per il nostro ministero
pastorale presso i sofferenti” che, ha concluso mons. Zimowski, “hanno spinto il nostro
Pontificio Consiglio ad organizzare alcune iniziative per ravvivare il nostro impegno
approfondendone le motivazioni bibliche, teologiche, spirituali e pastorali, tenendo
conto dei compiti a cui siamo chiamati e le finalità orientative dei nostri progetti
e delle nostre azioni per fronteggiare meglio le sfide presenti e future”. (B.L.)