India: ancora lontana la giustizia per i cristiani in Orissa
In Orissa saranno necessari almeno altri due anni per completare l'indagine della
commissione di giustizia governativa sulle violenze contro la comunità cristiana,
che nel 2008 causarono la morte di oltre cento persone e la distruzione di numerose
chiese e abitazioni. Lo ha affermato, in un intervista a un'agenzia di stampa locale,
il presidente della commissione, il giudice Sarat Chandra Mohapatra. «Ho inviato diverse
lettere ai partiti politici indù per ottenere collaborazione nelle indagine — ha sottolineato
il giudice — ma finora non c'è stata molta partecipazione». Intanto, una delegazione
di parlamentari tedeschi ha concluso nei giorni scorsi, su iniziativa delle Pontificie
Opere Missionarie in Germania (Missio), una visita in Orissa constatando la difficile
situazione in cui versano ancora numerose famiglie che si trovano nei campi per rifugiati.
I parlamentari si sono detti «scioccati» per le storie raccontate dai sopravvissuti
all'ondata di violenza perpetrata dagli estremisti indù. La delegazione - riporta
l'Osservatore Romano - ha avuto modo di visitare diversi campi allestiti nel distretto
di Kandhamal, rilevando che dopo due anni la giustizia per i cristiani è ancora lontana.
La polizia, fra l'altro, non ha ancora catalogato le denunce, mentre diversi presunti
responsabili degli attacchi ai villaggi sono ancora in libertà. Preoccupante risulta
poi la situazione igienico-sanitaria dei rifugiati. A tale riguardo, i parlamentari
hanno riferito, in occasione di una conferenza stampa, di voler portare in discussione
all'assemblea legislativa tedesca la situazione dei cristiani in Orissa. (L.Z.)