Cipro: appello delle Chiese dell'Unione Europea per la tutela del patrimonio culturale
Un appello all’Unione Europea per la protezione del patrimonio culturale e religioso
nella parte settentrionale di Cipro. E’ stato lanciato ieri in occasione di un seminario
organizzato dalla rappresentanza della Chiesa di Cipro all'Unione europea, in collaborazione
con la Commissione “Chiesa e Società” della Conferenza delle Chiese europee (Kek).
Nel comunicato che accompagna l’appello, ripreso dall'agenzia Sir, si denuncia che
“persiste la distruzione dei luoghi sacri nelle zone occupate di Cipro”. Il seminario
è stato aperto da Sua Beatitudine l'arcivescovo di Cipro, Chrysostomos II. Nel suo
discorso di apertura ha detto: "Chiediamo all'Unione europea di sostenere la nostra
richiesta con forza e di lavorare in maniera sistematica ed efficace, al fine di ripristinare
e garantire il rispetto delle libertà religiose nella parte occupata della nostra
isola, di porre fine ai saccheggi dei nostri luoghi e monumenti sacri e di proteggere
i nostri siti religiosi". Due programmi relativi al restauro di monumenti culturali
e religiosi sono già stati completati nella parte occupata di Cipro, la Chiesa di
Agios Nikolaos (Bedestan) e Emerke Hamam. Le Chiese chiedono alle istituzioni europee
di “migliorare e aumentare i loro impegni” e di garantire “il rispetto della libertà
religiosa e dei diritti umani nella parte occupata di Cipro per tutte le confessioni
religiose”. (R.P.)