Messico: appello del cardinale di Monterrey contro la criminalità organizzata
L'arcivescovo di Monterrey, il cardinale Francisco Robles Ortega, assicura nel documento
pastorale “Affinché in Cristo, nostra pace, il Messico abbia una vita degna”, che
la Chiesa offre “proposte concrete” e che il governo non può rimanere da solo nella
lotta contro la criminalità organizzata. Mentre le autorità messicane stanno conducendo
una serie di strategie di lotta contro la criminalità organizzata, la Chiesa e la
società non possono sfuggire alle proprie responsabilità in questa lotta contro la
violenza diffusa nel Paese, ha detto il cardinale Francisco Robles Ortega. Secondo
il porporato, i vescovi messicani hanno l'opportunità, durante la loro 89.ma Assemblea
generale, di promuovere e sostenere il lavoro delle diocesi per formulare proposte
concrete sui temi urgenti per il Paese: "Il messaggio è molto chiaro: le autorità
stanno cercando di fare il loro lavoro e noi come società dobbiamo esigere che loro
facciano il loro lavoro; ma non possiamo sfuggire al nostro, alla nostra responsabilità
come Chiesa, dinanzi alla società. Il nostro lavoro tende ad aumentare la consapevolezza
della gente sulla dignità di ogni persona, sul valore della vita e dell'educazione
per trasformare le persone." Come riferisce l'agenzia Fides il cardinale afferma
che il documento pastorale “Affinché in Cristo, nostra pace, il Messico abbia una
vita degna” offre “risposte concrete alla crisi attuale e le Chiese particolari del
Messico potranno agire responsabilmente davanti agli impegni del documento e alla
opzione missionaria che richiede il documento di Aparecida.” La violenza in Messico
è aumentata ultimamente in modo allarmante. Di pochi giorni fa è la notizia di una
chiesa cattolica bruciata a 100 km della città di Juárez. Si tratta della parrocchia
di Nostra Signora del Sacro Cuore che sorge nel quartiere di El Porvenir. Secondo
la stampa locale, l’atto è opera della criminalità organizzata per annientare la popolazione.
Gli stessi gruppi criminali del luogo hanno ucciso oltre 80 persone, hanno bruciato
circa 16 case e hanno avvertito la gente di abbandonare il quartiere. (R.P.)