2010-04-14 15:52:53

Conclusa la visita del Patriarca di Mosca ad Alessandria d'Egitto


L'assistenza del Patriarcato di Mosca per costruire chiese e luoghi di preghiera ortodossi in Africa e l'accoglienza, nelle scuole di teologia in Russia, di ortodossi africani che si dedicano al lavoro pastorale e alla catechesi. Sono alcune delle proposte fatte dal Patriarca di Mosca e di tutte la Russie, Kirill, durante la visita compiuta dal 10 al 12 aprile alla Chiesa ortodossa di Alessandria d'Egitto. Facendo anche riferimento alla lunga collaborazione tra le due Chiese — riferisce il Service orthodoxe de presse — il Patriarca Kirill ha sottolineato che “oggi tutte le Chiese ortodosse sono entrate in un'epoca di cooperazione molto intensa al fine di risolvere le questioni che riguardano il mondo ortodosso”. Oltre agli incontri con Teodoro II, Patriarca di Alessandria e dell'intera Africa e con il primate della Chiesa copta ortodossa, Shenouda III, non sono mancati colloqui con personalità politiche egiziane, come il presidente dell'Assemblea del popolo, Ahmad Fathi Sorour, che è anche presidente della Società Egitto-Russia. Sorour – rende noto l’Osservatore Romano - ha parlato del dialogo interreligioso, delle relazioni fra le comunità cristiane e islamiche, del contrasto all'estremismo: “Il progresso - ha osservato - non ha senso se non c'è una fede solida e la forza dello spirito”. Il Patriarca Kirill ha inoltre messo in risalto i grandi passi avanti compiuti nelle relazioni con l'islam ricordando che, in passato, “l'Unione Sovietica, a causa dei suoi atteggiamenti ateistici, ha perso molto nelle sue relazioni con il mondo arabo”. Secondo il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, “l'esperienza di vita in una società ateistica ha insegnato tante cose a noi e al nostro popolo”. “Abbiamo riposto fiducia nella scienza, nella forza dell'esercito, nel potere dell'autorità e volevamo cercare di costruire una società prospera e giusta”. “Abbiamo realizzato molto – ha concluso - ma non siamo riusciti a mantenerlo perché non c'era fede, e l'assenza di fede genera una crisi della personalità”. “È per questo che uno Stato tanto potente si è disintegrato dall'oggi al domani”. (A.L.)







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