Usa: un francescano nella Commissione presidenziale di bioetica
Il Governo degli Stati Uniti – riferisce L’Osservatore Romano - ha annunciato la nomina
del medico francescano, fratel Daniel Sulmasy, in qualità di membro della Presidential
Commission for the Study of Bioethical Issues, il nuovo organismo per gli studi sulla
bioetica voluto da Barack Obama, che ha sostituito il precedente President's Council
on Bioethics creato dall'ex presidente George Bush nel 2001. Assieme al religioso
sono stati nominati altri nove membri. A questi, inoltre, si aggiungono il presidente
e il vice presidente del nuovo organismo, che sono rispettivamente, Amy Gutman, rettore
della University of Pennsylvania e James Wagner, rettore dell'Emory University in
Atlanta, entrambi nominati lo scorso novembre. Fratel Sulmasy, 54 anni, è professore
di medicina ed etica all'University of Chicago ed è anche direttore associato presso
il MacLean Center for Clinical Medical Ethics. Precedentemente aveva ricoperto gli
incarichi di direttore presso il Bioethics Institute del New York Medical College
e il Center for Clinical Bioethics della Georgetown University a Washington. Il religioso
ha accolto la nomina sottolineando che essa "è un onore e una piacevole sorpresa".
Ed ha aggiunto: "Nel 2006 ho prestato consulenza nell'ambito del Council on Bioethics,
ma mai mi sarei aspettato di diventare membro del gruppo nel nuovo organismo". Dalla
Casa Bianca si sottolinea che la Commissione "avrà il compito di riferire al presidente
degli Stati Uniti sulle questioni di bioetica che possono emergere dai progressi nel
campo della biomedicina e dei settori correlati della scienza e della tecnologia,
con l'obiettivo di individuare e di promuovere politiche e prassi che assicurino che
la ricerca scientifica, l'erogazione delle cure mediche e l'innovazione tecnologica
siano condotte in maniera eticamente responsabile". Il presidente Barack Obama, in
una nota, ha espresso parole di gratitudine ai membri della Commissione "per aver
deciso di dedicare i loro talenti e le loro esperienze a questo importante organismo".
I vescovi del Paese hanno fissato i principi della bioetica, in una dichiarazione
approvata nel 2008, nella quale si ribadiva la necessità della massima protezione
della vita in ogni sua fase. (R.G.)