All’Istituto Massimo di Roma convegno internazionale sui gesuiti e l’astronomia
“I gesuiti e l’astronomia”: è il titolo della 27.ma edizione de “I gesuiti e la storia”
che quest’anno si terrà a Roma da domani al 17 aprile presso l’Istituto Massimo, la
scuola dei gesuiti all’Eur. E’ un convegno internazionale a cui partecipano i collegi
dei gesuiti di Roma, Milano, Napoli, Messina, Palermo, Torino, Malaga, Siviglia, Barcellona,
Danzica, Scutari (Albania), Malta. I relatori - informa una nota dell’Istituto Massimo
- sono i ragazzi stessi, preparati dai loro professori. Quest’anno il numero complessivo
dei partecipanti è più di cinquanta. Il convegno è nato per iniziativa di padre Patti
nel 1983, inizialmente per le scuole italiane. Da alcuni anni si è esteso ad altre
scuole europee, ed ora la lingua del convegno è l'inglese. I gesuiti sono da sempre
impegnati nel dialogo tra cultura e religione. Fulcro essenziale di questo dialogo
è la storia. La relazione introduttiva del convegno sarà tenuta dal gesuita astronomo
americano Guy Consolmagno, membro della Specola Vaticana, curatore della collezione
dei meteoriti del Vaticano e docente all’Università dell’Arizona a Tucson. Tra i temi
che verranno trattati ci sono “Astronomia, scienza e fede”, “Civette e telescopi:
i grandi occhi che guardano nella notte”, ”Brera: il genio nascosto dietro Boscovich”,
“Gli apparecchi misuratori astronomici”. Proprio per questa occasione, presso l’Istituto
Massimo sono esposti per la prima volta due globi (uno celeste e uno terrestre) del
‘600, disegnati e costruiti nel 1671 per Papa Clemente X Altieri dal monaco silvestrino
Carlo Benci e poi venduti al Principe Camillo Massimo e conservati nella villa di
sua proprietà. Sono stati appena restaurati e nel prossimo autunno saranno ufficialmente
presentati al pubblico, alla città di Roma e agli studiosi in occasione del 50.mo
anniversario della nuova sede dell’Istituto. (A.G.)