2010-04-12 16:02:44

Polonia in lutto: sabato i funerali del presidente Kaczynski


Lutto e dolore in Polonia, mentre si moltiplicano le celebrazioni per commemorare le vittime della tragedia aerea di Smolensk costata la vita a 96 persone, tra cui il presidente polacco Lech Kaczynski e sua moglie. Unanime il cordoglio dal mondo politico istituzionale e religioso. Già ieri il Papa, al Regina Coeli, aveva espresso profondo dolore per l’accaduto. Oggi dal nunzio apostolico in Polonia, mons. Jozef Kowalczyk, anche l’auspicio che questo sacrificio estremo possa portare frutti di solidarietà, rispetto e amore reciproci. Il servizio di Cecilia Seppia.RealAudioMP3

Bandiere a mezz’asta a Varsavia e in diverse capitali del mondo ancora sconvolto dalla tragedia che poco meno di 48 ore fa ha messo in ginocchio la Polonia, lasciandola senza presidente, senza le più alte cariche dello Stato e i vertici delle forze armate. Oggi da più parti si sono levati appelli all’unità, mentre si cerca di fare luce sulle cause del disastro. Da ieri tecnici polacchi e russi sono al lavoro per esaminare le registrazioni di bordo, ma secondo il capo della commissione d'inchiesta russa le conversazioni tra i piloti e i controllori di volo già permetterebbero di escludere l'ipotesi del problema tecnico. Punto cruciale resta la decodifica delle scatole nere che consentirà di stabilire se davvero i piloti del Tupolev 154 non abbiano seguito le indicazioni della torre di controllo russa, e nonostante la nebbia si siano azzardati nell'atterraggio finito in tragedia. In base alle prime ricostruzioni, a causare lo schianto un'ala del velivolo rimasta incastrata tra le cime degli alberi nascoste dalla scarsa visibilità. Dal primo ministro russo Vladimir Putin, l’invito a sentire la tragedia del popolo polacco come tragedia di tutti. Sulla stessa linea il capo della Casa Bianca, Obama, che ha esortato la comunità internazionale a manifestare forte solidarietà. Intanto, il governo di Varsavia ha reso noto che i funerali del presidente polacco Lech Kaczynski e della moglie Maria si svolgeranno sabato prossimo. Unanime il cordoglio del mondo religioso: liturgie di suffragio sono state celebrate, sabato e domenica, anche nelle Chiese ortodosse ed evangeliche in tutta la Polonia. Condoglianze anche dal mondo musulmano e da quello ebraico, mentre nel Paese si continuano ad organizzare veglie e momenti di preghiera, come conferma ai nostri microfoni Ewa Wnuk, un’insegnante polacca raggiunta telefonicamente a Poznan da Emanuela Campanile:

 
"In tutte le città del nostro Paese abbiamo fatto delle veglie di preghiera: ci siamo incontrati tutti in piazza e nelle Chiese. Ci siamo incontrati per pregare e anche per non dire niente, per stare in silenzio. In Polonia adesso osserviamo il silenzio, con il pensiero rivolto a tutti coloro che sono morti e a quello che succederà. Oggi a scuola ci siamo incontrati e abbiamo cantato il nostro inno, abbiamo osservato due minuti di silenzio e poi siamo entrati in classe. Abbiamo parlato con i nostri ragazzi di quello che è successo e di quello che succederà. Non abbiamo potuto fare una lezione normale, non è stato possibile! Anche nella nostra città oggi ci sarà una Messa: ci incontreremo tutti per pregare per le vittime e per le loro famiglie. Una delle vittime, il parlamentare Putra, ha lasciato otto bambini. E’ importante adesso sentire che tanta gente, di tutto il mondo, ci stia vicino. Pregate per noi!".

 
Dal presidente della Conferenza episcopale polacca, mons. Josef Mikalik, l’invito a comprendere l’accaduto come un sacrificio estremo, l’omaggio dell’élite di oggi a coloro che 70 anni fa erano il meglio dell’Intelligentia del Paese. Il presule ha sottolineato il parallelismo tra la catastrofe aerea nella quale è morto il presidente polacco e la morte di Giovanni Paolo II, avvenuta cinque anni fa, anch’essa alla vigilia della Domenica della Divina Misericordia. Dal primate della Polonia, mons. Henryk Muszyński, l’appello a "superare le divisioni interne e impegnarsi nella costruzione del bene comune della nazione”. Già ieri nella Messa solenne nella cattedrale di Wawel il cardinale Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, aveva invitato i fedeli ad essere fiduciosi e a guardare la tragica morte dei responsabili e le sorti del Paese alla luce della fede. “Solo la fede in Cristo Risorto - ha detto il porporato - salva il senso di quel sacrificio, di quel dolore”. In un telegramma di cordoglio inviato a mons. Jozef Michalik, anche la presidenza della Conferenza episcopale italiana si dice ''profondamente addolorata'' per ''la tragica morte del presidente Lech Kaczyski, di sua moglie, di mons. Tadeusz Poski" ed esprime ''cordoglio'' e ''partecipazione a tanto dolore''. ''Di fronte a questo fatto - si legge nel testo firmato dal presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco - espressione dell'errore umano, chinando il capo davanti al mistero di questa terribile morte, siamo richiamati al silenzio per dare voce solo alla preghiera invocante conforto per tutta la nazione".







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