Sudan: appello di Caritas Internationalis per elezioni corrette e pacifiche
Il Sudan si prepara ad un importante momento storico: tra domani e martedì prossimi,
infatti, nel Paese si svolgeranno le elezioni, le prime a regime multipartitico in
24 anni. I cittadini saranno chiamati a scegliere il presidente e il parlamento della
Federazione sudanese, il presidente del Sud Sudan, i governatori degli Stati, il parlamento
del Sud e le assemblee statali. In vista di questo evento, Caritas Internationalis
lancia un appello, affinché le consultazioni si svolgano in un clima corretto e pacifico.
“Le elezioni in Sudan – si legge in una nota – sono necessarie per stabilire la pace
e incoraggiare lo sviluppo. Ulteriori violenze significherebbero un passo indietro
nel processo di pace, minaccerebbero gli aiuti e metterebbero a rischio di povertà,
morte e disperazione milioni di persone”. “È imperativo – afferma padre Pierre Cibambo,
membro di Caritas Africa – assicurare consultazioni libere, giuste ed inclusive. Tutti
i partiti devono astenersi dalla violenza”. Nonostante gli accordi di pace del 2005
abbiano messo fine a decenni di guerra tra nord e sud del Paese, Caritas Internationalis
ricorda che “ancora molto deve essere fatto per assicurare a tutti i sudanesi una
vita dignitosa e pacifica”. Attualmente, infatti, si contano almeno 2,7 milioni di
sfollati, mentre la carestia che ha colpito il sud del Sudan nel 2009 ha lasciato
malnutrito un bambino su due. Di fronte a questa situazione drammatica, Caritas Internationalis
non resta certo a guardare: l’organizzazione caritativa è infatti presente in tutto
il Paese. Solo in Darfur, ad esempio, la Caritas sostiene circa 350mila persone, inclusi
240mila senza tetto, fornendo loro acqua potabile, cure mediche e mezzi di sostentamento.
Aiuti simili vengono offerti agli sfollati sudanesi in Ciad ed alla popolazione delle
zone meridionali di Ezo, Tombura e Nagero, spesso non raggiunte da altre agenzie umanitarie
perché troppo lontane. (I.P.)