Il cardinale Bertone in visita nelle città cilene di Concepciòn e Talcahuano
“Vi porto un messaggio di speranza di Benedetto XVI” e al tempo stesso vi trasmetto
il saluto del Santo Padre che vi è “vicino in questi momenti di difficoltà”: così
ieri, a 500 chilometri a sud di Santiago del Cile, nella città di Concepciòn, il cardinale
segretario di Stato Tarcisio Bertone nell'omelia della Messa per le popolazioni colpite
dal terremoto dello scorso 27 febbraio. Il porporato ha trascorso l'intera giornata
con gli abitanti e le autorità di questa città, la più danneggiata dal terremoto.
Il duomo è ancora inagibile ed il cardinale Bertone ha presieduto la Santa Messa sulla
scalinata dell'edificio, sotto una grande tenda. Il segretario di Stato, arrivato
direttamente da Punta Arenas, è stato accolto nell'aeroporto locale dalle autorità
della regione e dall'arcivescovo della città, mons. Ricardo Ezzati Andrello. Subito
dopo il porporato si è raccolto in preghiera con diversi vescovi delle città più colpite
dal terremoto nella cappella dell'Università cattolica. Anche a queste città, diocesi
e popolazioni, che in un'area di circa 250 chilometri attorno a Concepciòn hanno subito
la devastazione del terremoto, il cardinale Bertone ha rinnovato l'affetto e la solidarietà
del Papa invitando tutti "ad rialzarsi con coraggio per mettere mano alla ricostruzione"
che "il Santo Padre ha affidato nelle sue preghiere alla Santissima Vergine". Nell’omelia,
il porporato ha rinnovato ad ogni sacerdote l'appello "ad intraprendere un’azione
missionaria decisa che apra le porte e le finestre" (…) per "costruire così una Chiesa
sulla roccia che è Gesù Cristo". Solo Cristo, ha aggiunto, ci "offre una speranza
vera e certa, ancorata nell'amore, punto di partenza per costruire un mondo più giusto,
fraterno e solidale". Durante la colletta si sono avvicendati esponenti di settori
più duramente colpiti dal terremoto: un esponente "mapuche", una famiglia rimasta
senza casa, un volontario delle Caritas e un pompiere; "tutte espressioni di quella
fratellanza che si rinforza nel dolore e nella sofferenza condivisa". Prima dell'inizio
della Messa il cardinale segretario di Stato è stato salutato con affetto e gratitudine
dall'arcivescovo di Concepciòn che gli ha donato una croce scolpita in una preziosa
pietra locale "perché la porti non come un peso sulle sue spalle, come altre croci
che ogni sacerdote è chiamato portare per amore all'umanità, bensì come una luce e
di speranza nel suo ministero legato a quello del Santo Padre". Il cardinale Tarcisio
Bertone ha donato all'arcidiocesi un ostensorio, in segno di affetto e sollecitudine,
nella speranza che possa essere usato presto nel duomo restaurato. Parlando con la
stampa il porporato ha poi nuovamente sottolineato l'importanza della speranza per
"puntare con sicurezza alla ricostruzione materiale ma anche spirituale di questa
nazione" (…) "sulla scia di quei valori predicati dal defunto cardinale Raúl Silva
Henríquez", sintetizzati nella bella espressione: 'l'anima del Cile'. Il cardinale
Bertone ha infine visitato la città di Talcahuano colpita dal maremoto, dove si è
registrato il maggior numero di vittime. Il porporato ha saluto la popolazione, benedetto
una statua della Madonna e una sede comunitaria intitolata a San Damiano di Molokai.
Congedandosi dalla popolazione, il cardinale Bertone, elogiando "la grande fede di
questo popolo", ha ancora una volta invitato tutti a "darsi forza, proprio dalla fede
in Cristo, per riprendere il cammino con entusiasmo e fiducia". (A cura di Luis
Badilla)