Cresce il flusso di migranti provenienti da Asia e Africa
Ogni anno sono sempre di più i migranti che raggiungono l’America Latina dall’Africa
e dall’Asia, un fenomeno “nuovo e crescente”: è quanto si apprende nei dati preliminari
di uno studio diffuso a Washington dall’Organizzazione degli Stati Americani (Osa).
Pur non offrendo numeri, il documento segnala che in base alle informazioni ricevute
dai governi dei singoli paesi i ‘nuovi’ immigrati provengono per lo più da Eritrea,
Etiopia, Nigeria, Somalia, Cina, Bangladesh e Nepal. La commissione speciale per le
questioni migratorie dell'Osa ammette le difficoltà di reperire cifre reali su questi
nuovi flussi, considerati comunque in continuo aumento. A loro spese si rafforzano
tuttavia anche le organizzazioni dedite al traffico internazionale di persone. “Dobbiamo
analizzare questi flussi da una prospettiva integrale, tenendo conto del diritto internazionale
e con l’obiettivo di promuovere la cooperazione al livello mondiale” ha detto Araceli
Azuaera, coordinatrice del Programma di migrazione e sviluppo (Mide) del dipartimento
per lo sviluppo sociale e il lavoro dell’organismo panamericano. Risulta, tra l’altro,
che raramente i pochi immigrati africani a cui è stato concesso lo status di rifugiato
restano nel Paese d’accoglienza: il permesso, secondo lo studio, viene perso o ceduto
ai trafficanti di esseri umani; per la grande maggioranza di questi immigrati l’obiettivo
finale è raggiungere gli Stati Uniti o il Canada. Nonostante la scarsa preparazione
nell’affrontare il nuovo fenomeno, i Paesi d’accoglienza latinoamericani hanno cominciato
a rispondere con rapidità a quella che sembra sempre di più assumere i connotati di
un’emergenza, con programmi di cooperazione internazionale e riforme delle politiche
migratorie. (C.S.)