Sudafrica: ferma condanna delle Chiese per l'assassinio del leader pro-apartheid
Le Chiese sudafricane hanno espresso unanime condanna per l’assassinio di Eugene Terreblanche,
l’ex leader dell’estrema destra pro apartheid fondatore del Movimento di Resistenza
Afrikaner (Awb). Terreblanche – lo ricordiamo - è stato ucciso sabato scorso da due
lavoratori della sua fattoria, in seguito a un alterco perché non voleva pagare loro
il salario settimanale. Un delitto comune che ha tuttavia pesanti risvolti politici
e rischia di riaccendere le tensioni razziali nel Paese, soprattutto dopo che il segretario
dell'Awb, André Visagie, ha esortato i bianchi alla vendetta. I funerali di Terreblanche
si sono tenuti questa mattina a Ventersdorp, cittadina nel nord del Paese, in un clima
di forte tensione. Per questo il Consiglio delle Chiese del Sudafrica (Sacc), cui
aderisce anche l’episcopato cattolico, ha esortato i leader politici sudafricani “a
fare il possibile per promuovere la riconciliazione di cui il Paese ha bisogno. Questa
capacità di leadership - ha dichiarato il segretario generale del Sacc Eddie Makue
citato dall’agenzia Apic - neutralizzerà i propositi aggressivi che rischiano di fare
sprofondare il Paese in una spirale di violenza”. (L.Z.)