2010-04-05 15:34:02

Il vescovo di Ippona: siamo Chiesa di accoglienza e dialogo nonostante le difficoltà


“Per me l’avvenire è la fede. Io continuo a rendere grazie per la pace e la fede che mi sono donate di vivere e per l’accoglienza che ricevo nella diocesi, in tutte le parrocchie e in tutte le comunità”: con queste parole mons. Paul Desfarges, vescovo di Costantina-Ippona, commenta ad un anno dall’insediamento, l’accoglienza ricevuta nella diocesi algerina. Nell’intervista pubblicata sul sito della Chiesa cattolica d’Algeria (www.ada.asso.dz) il presule parla della vitalità della sua diocesi, degli studenti sub sahariani che stanno sviluppando un buon cammino di fede, degli incontri che coinvolgono i cattolici e delle comunità religiose presenti nel suo territorio pastorale. Mons. Desfarges sottolinea quanto importante sia la presenza di religiosi e di movimenti, ed esorta ad intensificare tale presenza, perché la Chiesa viva! “La sfida che ci è stata donata – spiega il presule – è quella di una Chiesa che aiuti per vocazione. La grazia che ci è stata fatta è di essere una Chiesa della gratuità dell’amore, della convivialità. Non bisogna lasciare questo luogo che è nel cuore di Dio”. “Siamo una Chiesa dell’accoglienza – prosegue il vescovo di Costantina-Ippona – c’è un lavoro di Dio in questo popolo ben al di là dei limiti della nostra Chiesa. C’è un lavoro di Dio nelle coscienze, nei cuori e noi siamo i servitori di Dio”. Il presule ribadisce poi l’importanza di lavorare ed insistere sulla formazione e sull’accoglienza, assicurando un’attenzione particolare ai giovani studenti e a quanti, giunti dall’estero, lavorano nei cantieri internazionali. Nonostante le difficoltà che la Chiesa algerina vive, mons. Desfarges, si dice infine convinto di riuscire a vedere ogni giorno piccoli ma significativi cambiamenti, movimenti di slancio che confermano la forte vitalità che anima la sua diocesi. (C.S.)







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