Madagascar: Pasqua a Vohipeno accanto agli alluvionati del ciclone Hubert
“Quello che ci colpisce di più in questi giorni di Pasqua è la profonda fede dei malgasci",
dice all'agenzia Misna padre Alexandre Rafanomezantsoa, fondatore dell’emittente radio
‘Rakama’, abbreviazione di Radio cattolica della luce dell’est, che in lingua malgascia
significa “il tuo miglior amico”. “A causa del recente passaggio della tempesta tropicale
Hubert, hanno perso molto eppure cercano di sorridere, si rimboccano le maniche e
in tanti parteciperanno ai canti e balli tradizionali della messa di Domenica” dice
ancora il missionario lazzarista, raggiunto nella località di Vohipeno, cuore di una
regione risicola, sulla costa orientale battuta da raffiche di vento e forte piogge
a partire dall’11 marzo. Sarà una Pasqua all’insegna della carestia e del timore per
il prossimo futuro, dice padre Alexandre, tra piantagioni allagate e case da ricostruire.
“La Chiesa – sottolinea il missionario - sta fornendo aiuti alimentari alla popolazione,
cioè sacchi di riso, un alimento che consumiamo a colazione, a pranzo e cena, ma anche
sostegno per la ricostruzione degli alloggi”. Padre Alexandre invita i suoi connazionali
a non perdere coraggio e per loro spera “in un miglioramento delle condizioni di vita
quotidiana e una vera riconciliazione, che superi le rivalità politiche e gli interessi
di parte”. Di fronte alle difficoltà materiali, il missionario confida di aver riscoperto
il vero significato dell’essere sacerdote: “La nostra missione acquista senso stando
accanto alla gente, soffrendo con loro, aiutandoli spiritualmente e materialmente”.
Grazie a Radio Rakama, fondata nel 2001, padre Alexandre è riuscito a salvare molte
vite durante la tempesta; sono stati ritrasmessi i messaggi per l’evacuazione delle
case che sorgono lungo il fiume e gli appelli a mettersi al riparo nelle zone più
alte al riparo dalle alluvioni. Da Antananarivo, padre Luca Treglia, direttore dell’emittente
salesiana Radio Don Bosco parla soprattutto della crisi politica, una crisi che continua
“per soli interessi economici e a discapito della popolazione, la prima a essere colpita
dalle sanzioni e dall’interruzione degli aiuti allo sviluppo”. Padre Treglia dice
anche che nelle ultime settimane il clima nella capitale è stato abbastanza calmo.
“La gente è stanca – sottolinea il missionario – e si mobilita sempre di meno per
le cause dei politici. Speriamo che la Pasqua possa segnare l’inizio di un percorso
che porti verità, giustizia e riconciliazione e anche ad elezioni democratiche”. (R.P.)