Messaggio pasquale del cardinale Poletto a pochi giorni dall'ostensione della Sindone
“La nostra fede non si fonda sulla Sindone, bensì sui Vangeli. Ma ciò che colpisce
e commuove i cuori davanti alla Sindone è il constatare che in quel misterioso lino
c’è un’immagine di un uomo crocifisso che corrisponde con una precisione di particolari
impressionante al Gesù sofferente e crocifisso descritto dai Vangeli”. Lo ha ribadito
il cardinale Severino Poletto, arcivescovo di Torino, nel suo messaggio per la Pasqua
e a pochi giorni dall’avvio dell’ostensione della Sindone. “Ciascuno di noi è invitato
a mettere a confronto le moltissime croci dell’umanità e le proprie con la salvifica
croce di Cristo. Solo così è possibile gettare un fascio di luce sull’oscurità misteriosa
di tante nostre sofferenze di fronte alle quali restiamo muti e disorientati: le croci
degli ammalati e moribondi, dei tanti poveri che ci vivono accanto, quelle di coloro
che non hanno lavoro e quindi un reddito, la situazione di tante famiglie lacerate
e divise, la fatica di molti immigrati onesti a sentirsi accolti e integrati, le persecuzioni
di vario tipo che ancora oggi colpiscono la Chiesa”. L’arcivescovo - riferisce l'agenzia
Sir - ha poi ricordato la presenza del Papa a Torino il 2 maggio: “un dono preziosissimo
perché Benedetto XVI ha il carisma di presentare le verità della fede non solo con
la sua competenza di grande teologo, ma anche con uno stile di linguaggio semplice
e comprensibile a tutti”. Intanto ieri si è tenuta la premiazione dei vincitori del
concorso “Imago Veritatis. L’uomo della Sindone. Il volto e il corpo del Cristo”,
promosso dall’ufficio Scuola della diocesi di Torino, dal Miur piemontese e dall’Associazione
Sant’Anselmo per il progetto culturale della Cei. Don Bruno Porta, direttore dell’ufficio
Scuola della diocesi di Torino, parlando al Sir ha fatto un bilancio positivo dell’iniziativa:
“I giovani hanno risposto con entusiasmo alla nostra proposta culturale-educativa
per far conoscere il Cristo storico attraverso la sua rappresentazione artistica”.
Hanno risposto all’invito di rappresentare attraverso le arti visive, artistiche e
letterarie “l’Uomo della Sindone” oltre un centinaio di scuole, con l’invio di circa
200 opere. Le scuole delle prime tre opere classificate hanno ricevuto una lavagna
interattiva, e le biblioteche delle prime 20 classi in graduatoria libri della Jaca-Book.
L’opera vincitrice: un quadro con sfondo rosso, come immagine della passione di Cristo,
e cornice in sughero, “per ricordare che l’uomo deve assorbire l’insegnamento di Gesù,
ma anche perché è un materiale che si rigenera”. E poi l’oro, “per rappresentare la
preziosità e la regalità del sacro corpo”. L’opera è stata realizzata dai ragazzi
della classe primaria terza C di Abbadia di Stura, in provincia di Torino. (R.P.)