Pakistan: la Pasqua è un messaggio di speranza per i cristiani colpiti dalle violenze
Portare la buona novella a tutti i cittadini terrorizzati dalla grave situazione in
cui versa il Pakistan. E’ quanto hanno chiesto i vescovi del Paese asiatico nei loro
messaggi di Pasqua. In Pakistan la Settimana Santa si celebra in un clima segnato
da attacchi e violenze. Molti operatori in istituti cattolici sono morti o hanno perso
le loro abitazioni a causa di recenti attentati compiuti in tutto il Paese. La mancanza
di energia elettrica ha inoltre un impatto negativo per le attività di scuole e ospedali
cattolici. A questo si aggiunge anche il brusco aumento dei prezzi dei beni di prima
necessità che non consente ai poveri di far fronte alle esigenze quotidiane. In questo
clima sono previste nelle parrocchie celebrazioni pasquali senza grandi sfarzi esteriori,
ma con grande intensità interiore. Molte famiglie cattoliche vivono nell’insicurezza.
Secondo il vescovo ausiliare di Lahore, mons. Sebastian Shah, “la gente si sente insicura
nelle proprie case a causa della disoccupazione, degli attacchi suicidi e della carenza
di beni di prima necessità”. L’arcivescovo di Lahore, mons. Lawrence John Saldanha,
ha sottolineato nel proprio messaggio che “la solennità pasquale porta un messaggio
di speranza e di gioia” anche in queste “circostanze difficili”. “Nella risurrezione
dei morti – si legge infine nel messaggio del presule ripreso dall’Osservatore Romano
– celebriamo la vittoria della luce sulle tenebre, della vita sulla morte e della
speranza sulla disperazione”. (A.L.)