Usa: il premio "Oscar Romero" per i diritti umani ai Servizi per le migrazioni dei
vescovi
E' stato conferito ieri dall’Università statunitense di Dayton, in Ohio, il premio
“Arcivescovo Oscar Romero per i diritti umani”, ai Servizi per le migrazioni e i rifugiati
dell’episcopato degli Stati Uniti, nel corso di una cerimonia presso la cappella dell’Università.
Istituito nel 2000 per onorare il ministero e il sacrificio del presule salvadoregno,
il riconoscimento è assegnato a un individuo o organizzazione che si siano distinti
nella promozione della dignità di ogni persona umana e nell’alleviamento delle sofferenze
della comunità umana nello spirito dell’umanesimo cristiano. E’ stato attribuito ai
Servizi ecclesiali per i migranti e i rifugiati – così recita la motivazione – per
l’impegno compiuto dal 1975 nel rilocare oltre 800mila rifugiati attraverso le diocesi
del Paese. Negli ultimi dieci anni – si legge ancora nell’annuncio ufficiale – il
Dipartimento ha sollecitato l’inasprimento delle leggi per i trafficanti di esseri
umani e l’adozione di misure legislative per la protezione delle vittime. A ricevere
il premio, a nome dell’agenzia, è stato l’ambasciatore Johnny Young, direttore esecutivo
dei Servizi per i migranti e i rifugiati, mentre il vescovo John Wester, presidente
del Comitato episcopale per le migrazioni, ha tenuto una riflessione sul tema “Tutto
quello che avete fatto a uno solo di questi più piccoli” (Mt 25,40). (M.V.)