Quindicenne palestinese ucciso dal fuoco israeliano nel sud della Striscia di Gaza
“I progressi in Afghanistan sono troppo lenti”. Lo ha detto il presidente degli Stati
Uniti, Barack Obama, in un'intervista alla catena tv Nbc, al suo ritorno dal viaggio
lampo a Kabul. Intanto, spari contro i militari italiani in Afghanistan, nessun ferito.
Il fatto - secondo quanto si apprende oggi da fonti di Isaf, la missione della Nato
- si è verificato domenica, nella provincia di Herat: i soldati italiani hanno risposto
al fuoco e l'operazione, condotta insieme alle forze di sicurezza afgane, si è conclusa
con il il sequestro di un vero e proprio arsenale. I militari italiani e quelli afghani
erano impegnati in un'attività di controllo del territorio in una zona disabitata
nei pressi di Shindand, nell'ovest del Paese, quando hanno notato movimenti sospetti.
Hanno quindi lanciato un razzo illuminante e subito dopo sono stati fatti oggetto
di colpi di arma da fuoco, ai quali hanno risposto con armi leggere e tiri di mortaio,
costringendo gli 'insorti' a fuggire. Nessun militare italiano, nè afghano, è rimasto
ferito. Le ricerche successive nell'area hanno portato alla scoperta di un arsenale
con 150 chili di esplosivo, un proiettile di mortaio da 82 millimetri, quattro proiettili
di artiglieria, due granate, tre razzi e un dispositivo anti-carro, munizioni per
armi leggere.