India: vescovo respinge le insinuazioni di un settimanale su un progetto della Chiesa
del Kerala
In India, un settimanale fondamentalista indù ha accusato la Chiesa del Kerala di
avere organizzato un’immigrazione di massa di contadini cristiani con l’intento di
modificare gli attuali equilibri religiosi. Sotto accusa – riferisce l’agenzia Ucan
- è un progetto promosso dalla Commissione per i laici della Conferenza episcopale
locale, che prevede l’insediamento di un certo numero di contadini poveri cattolici
su alcuni terreni coltivabili acquistati a poco prezzo nella fertile regione di Konkan,
a maggioranza indù. Secondo il settimanale induista “The Organizer “ si tratterebbe
di una mossa per modificare radicalmente la composizione religiosa della regione e
quindi creare un nuovo bacino elettorale cristiano. Secca la risposta del presidente
della Commissione episcopale, mons. Mathew Arackal, vescovo di Kanjirapally, che ha
parlato di “paure ingiusticate e infondate”. Il presule ha precisato che l’iniziativa
è aperta anche a agricoltori non cristiani e che in realtà essa è finalizzata a migliorare
la produttività agricola locale e alla promozione di un’agricoltura sostenibile. A
questo scopo il progetto prevede, tra l’altro, l’organizzazione di corsi di formazione.
(L.Z.)