Riso e sicurezza alimentare in Africa: dal Congresso di Bamako chiesto un Piano Marshall
Per garantire la sicurezza alimentare dell’Africa e fare a lungo termine del continente
un esportatore di riso è necessario avviare “un vero e proprio Piano Marshall” a favore
del settore, coinvolgendo governi e contadini, partner allo sviluppo e aziende. E’
la richiesta contenuta nella dichiarazione finale del ‘Congresso del riso africano’,
o ‘Africarice’, che si è tenuto nei giorni scorsi a Bamako. Il documento - riporta
l'agenzia Misna - è “caratterizzato da una nota di ottimismo e dal senso di una sfida
da affrontare” si legge nella cronaca pubblicata sul sito ufficiale a poche ore dalla
conclusione del vertice. A governi, investitori africani e stranieri sono stati chiesti
un maggior impegno nella “formazione” con un aggiornamento dei corsi nelle scuole
e nelle università agrarie e “maggiori investimenti per migliorare infrastrutture,
macchinari, semi e qualità dei terreni nelle zone di produzione di riso”. Esperti
e produttori hanno evidenziato il ruolo centrale della ricerca per “sviluppare qualità
di riso resistenti ai cambiamenti climatici e che diano buoni rendimenti anche su
terreni impoveriti”. L’accento è stato anche posto sulle “fondamentali risorse umane”,
in particolare i piccoli produttori e le donne, “che giocano un ruolo essenziale nella
produzione e nella commercializzazione” del chicco bianco. Sono stati chiamati in
causa governi e organizzazioni economiche regionali del continente: “Devono rafforzare
la loro cooperazione – si legge nella dichiarazione di Bamako – armonizzare le leggi
sui semi e le tariffe di importazione, istituendo nuovi sistemi di controllo-qualità
e creando legami tra settore pubblico e privato per rispondere al meglio alla domanda”.
A Bamako sono emersi dati cruciali sullo stato di salute del settore del riso: prezzi
più elevati e più fluttuanti come conseguenza della crisi alimentare del 2008, riserve
in crescita e uno stop alle esportazioni di riso da parte dei Paesi africani. Nei
prossimi mesi, i prezzi del chicco bianco dovrebbero rimanere alti a causa di raccolti
non ottimali, anche in Asia, e di una richiesta crescente sui mercati mondiali. In
Africa, per via della forte crescita demografica, ogni anno la quantità di riso consumata
aumenta in media del 6-7%; il continente importa annualmente un terzo del riso esportato
a livello mondiale, con un costo di quattro miliardi di dollari nel 2009. Una spesa
che, secondo i partecipanti, potrebbe essere impiegata per modernizzare la filiera,
intensificare le culture e migliorare la qualità: passi decisivi, questi, verso l’autosufficienza
alimentare dell’Africa. (R.P.)